Treia diventa laboratorio della luminosa resistenza della scrittrice Dolores Prato col primo evento in cartellone nell’ambito delle celebrazioni dei 130 anni dalla sua nascita. Domani (venerdì) dalle 15 alle 19 e sabato mattina, “La memoria è domani. L’eredità culturale che fa crescere la comunità” sarà il tema centrale del convegno di due giorni organizzato dal Comune e dall’associazione Ev.
Il primo degli eventi, presentati lo scorso marzo e che saranno distribuiti nel corso dei prossimi mesi, all’interno del ricco percorso culturale “Giù la piazza festival” si articolerà in tre appuntamenti. Domani, venerdì 22 alle 15, “Una Luminosa Resistenza. Sguardi Su Dolores Prato” farà il punto sull’opera della scrittrice con i suoi maggiori cultori anche alla luce degli inediti, di nuove chiavi di lettura, delle recenti traduzioni. In apertura non mancherà il saluto di Ines Ferri e Filippo Ferrari, custodi della memoria di Dolores Prato oltre a quello del sindaco Franco Capponi, del vice sindaco e assessore alla cultura David Buschittari, dell’assessore regionale alla cultura Giorgia Latini, di Cinzia Cecchini presidente dell’Accademia Georgica e di Marina Peral Sanchez, presidente dell’associazione culturale Ev. Il tavolo sarà guidato dalla nota scrittrice Lucia Tancredi, esperta conoscitrice e divulgatrice dell’opera di Dolores Prato, vedrà gli interventi della saggista e curatrice Elena Frontaloni, le scrittrici Valentina Polci e Stefania Severi, la docente dell’Università di Macerata Carla Carotenuto, Manuel Orazi per la Casa Editrice Quodlibet, Rossana Dedola, scrittrice e ricercatrice alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Sabato 23 alle 9 il secondo appuntamento sul tema “COMUNITÀ PATRIMONIALE, CAPITALE NARRATIVO, SVILUPPO DEL TERRITORIO”. Guidato da Stefania Monteverde, direttrice artistica del Giù La Piazza Festival e esperta di politiche di sviluppo culturale, si propone di fare emergere il valore dell’eredità culturale per il territorio come capitale narrativo per la crescita della comunità patrimoniale capace di fare tesoro del patrimonio ereditato e del genius loci come risorsa per nuove giovani imprese e nuova crescita. Se ne parlerà con il segretario generale della Fondazione Symbola Fabio Renzi, con il rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari, Silvano Straccini Consulente per le Politiche Museali e Turistiche, Giacomo Andreani founder di Expirit, Enzo Catani vicepresidente del Club per l’Unesco delle Terre Maceratesi, Alessandra Panzini founder di Marchingegno, Francesco Calzolaio Coordinatore di Faro Italia Platform, Sebastian Cocco già assessore alla cultura di Nuoro. Alle ore 18 al Teatro Comunale “DOLORES PRATO, VOCE EX-CENTRICA”, la lezione spettacolo di e con Lucia Tancredi, con Pamela Olivieri voce recitante e le musiche di Fabio Capponi, a ingresso gratuito per offrire tutti una esperienza di conoscenza e empatia con la l’opera della grande scrittrice.
Sabato mattina il Gruppo FAI di Jesi e Vallesina proporrà anche una passeggiata a Treia tra i luoghi che sono stati cari a Dolores Prato. Ripercorrendo gli spazi descritti nel libro sarà possibile immergersi tra i ricordi e le sensazioni trasmesse dalla scrittrice attraverso le pagine di “Giù la piazza non c’è nessuno”.
L’eredità culturale, d’altronde, è proprio l’insieme delle risorse ereditate dal passato che le comunità identificano come riflesso ed espressione dei propri valori, delle proprie conoscenze e tradizioni, in continua evoluzione. Esso comprende tutti gli aspetti dell’ambiente che sono il risultato dell’interazione tra l’uomo e i luoghi nel corso del tempo. Mi piace prendere in prestito le parole della fondatrice del Fai, Giulia Maria Mozzoni Crespi, la quale ha detto: “E’ come se infinite piccole fiammelle venissero accese nelle città, nei paesi aggrappati alle colline. Sono quei luoghi che gli uomini hanno amato, vissuto, sognato, con nostalgia ricordato.