Si è conclusa la complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Macerata, denominata “K2”, che un anno fa aveva portato alla luce una gigantesca frode fiscale basata sull’illecita compensazione di crediti tributari generati da false fatturazioni. Circa 300 i soggetti individuati, sparsi sull’intero territorio nazionale, che avevano portato in compensazione crediti fittizi. La prosecuzione delle indagini da parte delle Fiamme Gialle maceratesi ha permesso di ricostruire i movimenti degli ingenti flussi di denaro incamerati attraverso la cessione dei crediti fasulli. È stato appurato il coinvolgimento di alcune società pakistane, facenti capo a soggetti stranieri. Segnalati all’Autorità Giudiziaria 13 tra avvocati, commercialisti e imprenditori, a vario titolo, in concorso nei reati di riciclaggio, autoriciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, trasferimento fraudolento di valori, tutti aggravati dal carattere della “transnazionalità”. A carico degli stessi disposto il sequestro preventivo, della somma di oltre 4.200.000 euro, attraverso il sequestro di appartamenti, terreni agricoli e auto.