C’è la ripresa e le imprese marchigiane sono pronte ad assumere 39 mila lavoratori entro la fine di gennaio. Ben 21 mila in più rispetto allo spesso periodo del 2020. Ma solo in sei casi su dieci la richiesta delle imprese coinciderà con la creazione di nuovi posti di lavoro. Nel 40 per cento dei casi non se ne farà niente, perché i profili professionali disponibili non coincidono con quelli richiesti dalle imprese. Un paradosso che rischia di frenare la competitività e la produttività aziendale. Le aziende chiedono competenze che non trovano, il mercato del lavoro offre personale che non serve. Secondo il Centro Studi Cna Marche, che ha elaborato i dati Excelsior Unioncamere, alle imprese marchigiane servono soprattutto tecnici con elevata specializzazione, in particolare in campo informatico e ingegneristico. Figure che nel 50,6 per cento dei casi, sono considerate dalle aziende di difficile reperimento. I motivi? Nel 27,4 per cento la mancanza di candidati e nel 24 per cento la loro preparazione inadeguata. Inoltre operai specializzati e conduttori di macchine e impianti.