Superare la frammentazione legislativa e proporre un vero e proprio ‘Family act’ a livello regionale per andare incontro ad alcune delle esigenze delle famiglie, favorendo la genitorialità, contribuendo al rafforzamento della conciliazione famiglia-lavoro, con sostegni sia a livello economico che di approccio sociale. Questi alcuni dei pilastri sui quali si fonda la Pdl “Interventi a sostegno della famiglia, della genitorialità e della natalità” approvata a maggioranza questa mattina nella IV commissione consiliare permanente Sanità.
“La Regione si prepara a compiere un passo significativo verso il potenziamento delle politiche a sostegno della famiglia, abrogando le Leggi esistenti e puntando su una programmazione triennale delle politiche familiari che prevede l’istituzione di una cabina di regia politico-tecnica per coordinare in modo sistemico le azioni sul territorio, rafforzando il ruolo della Consulta regionale della famiglia con l’inserimento del Garante per i diritti delle persone e dei rappresentanti degli ambiti sociali. L’obiettivo è promuovere una politica organica e strutturata per il benessere delle famiglie e per lo sviluppo di un ambiente favorevole alla crescita delle nuove generazioni, in un’ottica di partecipazione, sussidiarietà e solidarietà. Per la realizzazione delle misure previste, oltre ai fondi statali, la Regione ha stanziato 400mila euro per il 2025 e 250mila euro per il 2026, prevedendo anche la creazione di un Fondo per gli interventi a sostegno della famiglia all’interno del bilancio regionale. Un ottimo lavoro frutto della sinergia con la Giunta Acquaroli nel suo complesso e l’assessore con delega alla Famiglia, Filippo Saltamartini”, commenta il presidente della IV Commissione, Nicola Baiocchi.
“Alcuni punti qualificanti del testo della Pdl sono certamente i contributi e i sostegni alla natalità con un percorso di accompagnamento per le coppie dal periodo pre-nascita fino ai primi anni di vita del bambino; sostegno ai nati prematuri e alle loro famiglie, con contributi raddoppiati in caso di famiglie con figlio con disabilità a carico; incentivi per la conciliazione dei tempi famiglia-lavoro, con specifiche misure di supporto per le aziende che adottano politiche familiari; interventi volti a sostenere famiglie monoparentali e genitori separati o divorziati in situazione di difficoltà economica, così come interventi volti a sostenere le famiglie numerose, agendo a favore dei Comuni che si attivano in tal senso; supporto per le associazioni che si occupano di affido, famiglie monoparentali, famiglie numerose e quelle in difficoltà economica, promuovendo la realizzazioni di alleanze territoriali; introduzione del “Fattore Famiglia” come strumento integrativo all’Isee per definire le condizioni economiche e sociali delle famiglie per l’accesso alle prestazioni sociali e ai servizi a domanda individuale; tutela della bigenitorialità: il diritto dei figli ad avere due genitori, anche in caso di separazione o divorzio; sviluppo di protocolli di intesa per rafforzare il ruolo del mondo dell’associazionismo quale fulcro della coesione sociale”, conclude il relatore di maggioranza, Marco Ausili.
