La prestigiosa Sala Capitolare del Senato ha accolto ieri, la cerimonia di consegna del “Picus del Ver Sacrum”, onorificenza conferita ai “Marchigiani dell’anno”. L’evento, giunto alla 39ª edizione, è stato patrocinato dal Senato della Repubblica, dalla Regione Marche e dal Consiglio regionale.
Tra i premiati dell’edizione 2024, spiccano con orgoglio anche due cittadini di Porto Recanati: Massimo Palanca, storico calciatore del Catanzaro, e padre Bruno Silvestrini, attuale custode del Sacrario Apostolico in Vaticano.
Massimo Palanca, cresciuto calcisticamente nella S.S. Porto Recanati, ha raggiunto la fama nazionale tra gli anni ’70 e ’80 con il Catanzaro, club con cui ha collezionato 331 presenze e 115 gol. Soprannominato “Piedino d’oro” e celebrato per il suo sinistro raffinato, è celebre per i 13 gol realizzati direttamente da calcio d’angolo. Ha guidato il Catanzaro in due promozioni in Serie A ed è stato capocannoniere della Serie B nel 1977-78. Il 4 marzo 1979 firmò una storica tripletta contro la Roma all’Olimpico, entrando nella leggenda giallorossa. Palanca ha incarnato il talento e la passione sportiva portorecanatese come pochi altri nella storia.
Padre Bruno Silvestrini, sacerdote agostiniano ordinato nel 1981, ha ricoperto importanti incarichi nella Chiesa cattolica, tra cui quello di parroco della Pontificia Parrocchia di Sant’Anna in Vaticano, dove nel 2013 accolse Papa Francesco per la sua prima messa pubblica. Dal 2020 è custode effettivo del Sacrario Apostolico e collabora con l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice. Recentemente, ha partecipato al conclave del 7 maggio 2025 come addetto alle celebrazioni del Collegio Cardinalizio, confermando il suo ruolo di primo piano all’interno del Vaticano.
Presente alla cerimonia anche il sindaco di Porto Recanati, Andrea Michelini, che ha dichiarato:
«È una giornata di grande emozione e soddisfazione per la nostra città. Massimo Palanca e padre Bruno Silvestrini sono due figure straordinarie che, con percorsi diversi, hanno portato in alto il nome di Porto Recanati. A nome di tutta la comunità, li ringrazio per l’esempio, la dedizione e il valore umano che rappresentano».
In segno di riconoscenza, il sindaco Michelini ha omaggiato entrambi con due preziosi piatti in ceramica, raffiguranti lo stemma e i simboli di Porto Recanati, un gesto simbolico per sottolineare l’orgoglio cittadino nei loro confronti.
Il riconoscimento, conferito dal Ce.S.Ma – Centro Studi Marche “Giunchi”, celebra ogni anno marchigiani illustri per meriti nei campi della cultura, scienza, arte e società.
Una giornata da ricordare, che rende orgogliosa l’intera comunità portorecanatese.
