In occasione della Giornata Nazionale della Celiachia prevista per il 16 maggio, il Comune di Macerata, aderendo all’iniziativa promossa da AiC (Associazione Italiana Celiachia) per sensibilizzare la cittadinanza sul tema del pasto inclusivo per le persone affette da celiachia, le mense scolastiche comunali proporranno un menu privo di glutine a base di riso, pesce, verdura, frutta di stagione e gallette di mais come sostituto del pane. Inoltre, sempre il 16 maggio, aderendo all’iniziativa internazionale Shine a Light on Celiac l’Arena Sferisterio sarà illuminata di verde, colore associato alla celiachia.
Inoltre, il 21 maggio, grazie al progetto regionale “Come ti cucino il bio”, che vede coinvolti 28 Comuni tra cui quello di Macerata, le mense scolastiche cittadine, con il loro coordinatore Paolo Scocco, presenteranno un menù bio tipico partecipando al convegno organizzato dalla Regione Marche all’istituto Alberghiero di Porto Sant’Elpidio IISS “Carlo Urbani. Il menù proposto verrà poi assaggiato e valutato da una commissione di esperti e dai partecipanti alla giornata di studi.
Infine, dal 2 maggio scorso, nelle mense della scuola Mameli e Montessori dell’Istituto Scolastico Comprensivo “E. Mestica” è stato avviato il Servizio Civile Regionale con il progetto “Bravi a mensa”, della durata di un anno. I volontari, affiancando il coordinatore delle mense scolastiche e il personale addetto, svolgono attività di educazione alimentare con la preparazione dei materiali e la realizzazione di semplici attività proposte quotidianamente durante il tempo della merenda e a mensa.
Al centro delle attività anche l’educazione alla socialità. In questo caso i giovani si occupano, in affiancamento al personale educativo, della preparazione di materiali e della realizzazione di semplici attività di condivisione delle regole dello stare a tavola e della convivialità nel momento del pasto.
Previsti anche momenti dedicati all’educazione alla sostenibilità ambientale durante la quale il volontario coadiuva il personale educativo della scuola nelle attività del progetto “Orto in condotta”, affiancato dal personale dell’ufficio Ambiente e dal coordinatore delle mense del Comune di Macerata, si occupa anche della preparazione di materiali e della realizzazione di iniziative finalizzate all’esposizione di semplici concetti sulla raccolta e differenziazione dei rifiuti a mensa e sull’importanza di non sprecare il cibo nel piatto, favorendo il coinvolgimento degli alunni a fine pasto con attività ludiche come, ad esempio, la distribuzione di “distintivi antispreco”, gare che prevedono la “staffetta dei rifiuti” e così via. Infine, è prevista anche la realizzazione di laboratori didattici sul tema dell’educazione alimentare. Gli operatori volontari supporteranno i docenti che, attraverso il gioco, spiegheranno agli alunni l’origine e l’importanza degli alimenti e di una dieta varia.
“Le mense scolastiche della nostra città, alle quali da sempre abbiamo dedicato attenzione così come alla preparazione in sicurezza e ad un pasto sano, si confermano un importante luogo educativo – interviene l’assessore alla Scuola Katiuscia Cassetta -. Infatti in occasione della Giornata della Celiachia, giocano un ruolo fondamentale nella sensibilizzazione e nell’inclusione degli studenti che soffrono di questa intolleranza alimentare mentre la partecipazione al convegno ‘Come ti cucino bio’ rappresenta una testimonianza di come l’Amministrazione comunale abbia scelto una cucina più sana e consapevole, promuovendo l’adozione di ingredienti biologici. Un altro aspetto significativo è rappresentato dalla presenza dei volontari del servizio civile, attivi nel progetto ‘Bravi a mensa’, che non solo supportano l’organizzazione delle attività, ma contribuiscono anche a rendere le mense più accoglienti. Grazie al loro impegno viene maggiormente assicurato il fatto che tutti possono godere di pasti sani e gustosi in un ambiente sereno. Le mense scolastiche comunali stanno quindi diventando anche luoghi di formazione oltre che essere già spazi inclusivi e stimolanti, dove ogni piccolo può sentirsi accolto e valorizzato, contribuendo a creare una cultura del rispetto e della conoscenza che va oltre il semplice atto di nutrirsi e queste iniziative rafforzano e confermano la nostra attenzione”.