Il 12 maggio è la Giornata Mondiale della Sindrome Fibromialgica. Per l’occasione l’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica ha chiesto ai sindaci di tutto il territorio nazionale di illuminare di viola un monumento, un luogo di storia o cultura importante, così che i Comuni possano prendere consapevolezza della fibromialgia e aiutino i malati ad illuminare la strada per la ricerca della guarigione.
L’Amministrazione comunale di Macerata, con l’obiettivo di ottenere una vera e propria presa di coscienza condivisa con i cittadini maceratesi, auspicando di dare il giusto supporto a chi è affetto da tale patologia invalidante e ai famigliari che lottano ogni giorno assieme ai propri cari, ha accolto la richiesta concedendo il patrocinio all’iniziativa e il 12 maggio illuminerà di viola l’arena Sferisterio.
“Questa giornata rappresenta un’opportunità preziosa per aumentare la consapevolezza su questa malattia e per esprimere la nostra vicinanza a tutte le persone che vivono con la fibromialgia – sottolinea la vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro -. Il patrocinio che l’Amministrazione comunale ha concesso e l’iniziativa di illuminare l’Arena Sferisterio in viola, il colore simbolo della sensibilizzazione su questa malattia, non è solo un gesto simbolico ma rappresenta un messaggio di solidarietà e supporto a tutti coloro che combattono con questa sindrome. Desideriamo che ogni persona, ogni cittadino, possa vedere l’Arena illuminata e ricordarsi dell’importanza di parlare di fibromialgia, di ascoltare chi vive con questa condizione, di dare loro sostegno contribuendo così a dare voce a chi, spesso, non riesce a farlo”.
La fibromialgia o sindrome fibromialgica colpisce prevalentemente le donne, con un’incidenza pari a circa 90%, e riguarda da 2 a 3 milioni di italiani con la fascia di età più colpita tra i 25 e i 55 anni. Si tratta di una sindrome dolorosa cronica che provoca dolore diffuso, astenia e rigidità muscolare. Questi sintomi limitano la persona che ne soffre nell’eseguire attività normali e si ripercuote sulle capacità lavorative e sulla qualità della vita.