Il Consiglio provinciale ha approvato ieri a maggioranza il Rendiconto di gestione 2024. Il documento, che ha ottenuto il parere favorevole da parte del Collegio dei revisori, presenta un risultato di amministrazione con un avanzo pari a 15.772.890 euro, di cui 4.922.209,45 euro come parte accantonata, 6.453.486,71 euro di parte vincolata e 4.397.194,15 euro di fondi liberi. “Da questa situazione – ha commentato il Vicepresidente della Provincia, Luca Buldorini che ha presieduto il Consiglio al posto del Presidente Sandro Parcaroli assente per motivi di salute – emerge sicuramente la solidità del bilancio provinciale e, nel contempo, la disponibilità di risorse da utilizzare a fronte delle numerose necessità, nel rispetto delle disposizioni di legge”.
La gestione di competenza 2024 risulta positiva nelle risultanze del Rendiconto, sia nella parte corrente, sia nel conto capitale, depurata dalla quota applicata dell’avanzo derivante dall’esercizio precedente (pari ad 9.194.922,57) euro. Risulta positiva anche la gestione dei residui della parte corrente, nella quale si registrano consistenti economie di spesa, mentre risulta negativa la gestione conto capitale per la cancellazione di residui attivi vetusti e inesigibili. L’entità complessiva dell’Avanzo deriva principalmente dalle consistenti e impreviste maggiori entrate accertate per l’Imposta provinciale di trascrizione e per l’Imposta provinciale sulle assicurazioni R.C. auto, di cui si è avuta certezza solo al termine dell’esercizio.
Un altro contributo alla generazione dell’Avanzo è dato dalla operazione di revisione dei residui passivi effettuata con il riaccertamento propedeutico al Rendiconto, che ha permesso di cancellare residui passivi per 1.070.254,72 euro.
Passando al dettaglio dell’analisi dei dati del Rendiconto 2024, si evince che le entrate per l’esercizio 2024 sono costituite per il 28% dalle entrate tributarie (circa 26 milioni di euro), per il 32,6 % circa dalle entrate in conto capitale (trasferimenti statali e regionali, per circa 30 milioni), mentre i trasferimenti correnti, rappresentano quasi il 19,5% (circa 18 milioni). La parte restante circa al 19,9% riguarda le entrate extratributarie e le entrate per conto terzi (circa 17 milioni).
Si conferma, infine, anche per l’esercizio 2024 la tradizionale ripartizione delle spese, sostanzialmente concentrate nel Titolo I, relativo alle spese correnti, che assorbe il 54% circa del totale (oltre 42 milioni), mentre le spese per opere pubbliche si attestano a circa il 24% (oltre 18 milioni).