Luca Mercadante con la “La fame del cigno”, tra illusione e disillusione, sarà uno dei protagonisti della terza giornata di Macerata Racconta, il festival letterario organizzato dall’associazione Contesto in collaborazione con il Comune e l’Università di Macerata in programma fino al 4 maggio in 12 diverse location della città. L’appuntamento, introdotto da Francesco Rapaccioni, è per le ore 17 all’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti.
Luca Mercadante, scrittore di rara sensibilità, ha conquistato pubblico e critica fin dai primi lavori. Nel 2018 ha pubblicato Nata per te. Storia di Alba raccontata tra noi (Einaudi), scritto con Luca Trapanese, da cui è stato tratto il film omonimo nel 2023. Con Presunzione (Minimum fax) è stato premiato con una menzione speciale della Giuria alla XXX edizione del Premio Italo Calvino. Arriva per la prima volta a Macerata Racconta con il suo nuovo romanzo La fame del Cigno (Sellerio), scritto con una voce tanto ironica quanto amara, che sa tenere assieme il cinismo della sopravvivenza e l’umanità di chi ha perso tutto mettendo in scena una feroce critica al vecchio e al nuovo giornalismo e, più in profondità, alla discrepanza tra ciò che avremmo voluto essere e quello che siamo diventati.
Domenico Cigno è un cinquantenne super obeso, redattore sportivo dell’edizione del sud di un importante quotidiano. Vive le sue giornate tra pasti debordanti e articoli copia-incolla. Senza moglie né figli, un passato da pugile di belle speranze e un inizio di carriera giornalistica di tutto rispetto, Cigno ha già lasciato il meglio della vita dietro di sé. Abita in una cascante villetta con giardino sul litorale domitio, un tratto della costa che da Napoli arriva fino al confine col Lazio. Cinquanta chilometri bassi e sabbiosi, stretti tra un mare che d’inverno si fa gelido e poco frequentato e campagne paludose solcate da canali limacciosi. Oggi ci sono alberghi abbandonati, basi militari in rovina, palazzine che sembrano evacuate. Un territorio di immigrazione clandestina, bande camorristiche poco organizzate e sistemica violenza. A pochi giorni dal Natale, in uno dei canali viene ritrovato il corpo di una ragazza. Potrebbe trattarsi di una studentessa universitaria torinese, attivista e influencer da centinaia di migliaia di follower, venuta a indagare la condizione delle donne nigeriane. È scomparsa da qualche giorno e tutta l’Italia la sta cercando. Cigno è per caso il primo ad arrivare sul posto e come un dinosauro che prova a non estinguersi tenta il riscatto attaccandosi a questa storia con tutte le sue forze. Che non sono molte. Un protagonista dolente e maldestro, intelligente e individualista, a volte in bilico su un segreto pozzo di ferocia; un mondo che ricorda il Texas degli alligatori, le terrificanti oscurità di True Detective, e che esiste realmente, lungo il litorale campano.
“Son qui: m’ammazzi” l’illusione del maschio è il titolo invece dell’iniziativa che alle 18.30, al Teatro della Filarmonica, vedrà protagonista Francesco Piccolo, che verrà introdotto da Loredana Lipperini.
Piccolo, scrittore e sceneggiatore italiano nel 2014 ha vinto il Premio Strega con Il desiderio di essere come tutti. Tra gli altri suoi successi editoriali ricordiamo: La separazione del maschio, Momenti di trascurabile felicità, La bella confusione (Premio Giuseppe Tomasi di Lampedusa), Allegro occidentale. Come sceneggiatore ha lavorato con Nanni Moretti, Paolo Virzì, Francesca Archibugi, Silvio Soldini. Per la Tv ha sceneggiato la serie L’amica geniale, tratta dall’omonimo best seller dell’autrice Elena Ferrante. Per la prima volta a Macerata racconta con il suo ultimo libro Son qui: m’ammazzi, una variegata galleria di controversi personaggi maschili della letteratura italiana che hanno tracciato l’idea del “Maschio”
Un saggio d’autore, inaspettato e personale. Francesco Piccolo rilegge tredici capolavori che, con i loro protagonisti, sono entrati nelle nostre vite e hanno segnato in maniera indelebile il nostro immaginario, contribuendo a legittimare il mito della maschilità e la cultura virile.
Se l’impressione che abbiamo degli uomini è che siano potenti, arroganti, violenti, egoisti e famelici, allora, di questi uomini, ve ne sarà traccia anche nelle opere chiave della nostra letteratura, quelle che hanno in qualche modo contribuito a consolidare una certa idea di maschio. A partire dalle fondamenta, dalla settima novella dell’ottava giornata del Decameron, in cui Boccaccio mette in scena la spietata vendetta del giovane scolaro Rinieri, che sbeffeggiato e rifiutato da una avvenente vedova la punisce facendo in modo che non possa più vantare la propria avvenenza. La morale: se si ferisce il maschio non è pena affatto ingiusta essere sfregiate a vita. Come non pensare al nostro presente. E come non pensarci leggendo delle peripezie matrimoniali di Zeno di cui scrive Svevo. Zeno Cosini, arrogante e fragile al tempo stesso, irrazionale che si finge ponderato, ma soprattutto, come ogni uomo che si rispetti, tarlato dal desiderio, che una volta piantato in testa non schioda più e fa compiere i gesti più sciocchi e sconsiderati. E poi ancora l’innominato di Manzoni, il Principe di Salina di Tomasi di Lampedusa, ’Ntoni di Verga, l’Antonio di Brancati, il Milton di Fenoglio e altri maschi, tutti sempre uguali a sé stessi, vigliacchi e furiosi, gelosi e violenti, al centro di romanzi che hanno costruito il canone della letteratura italiana. Perché chi siamo ha a che fare con la famiglia, l’educazione, il mondo dove si cresce, ma anche con i libri che si sono letti.
A seguire, alle 21.15, al Lauro Rossi sarà la volta di Enrico Galiano che porta a teatro il suo nuovo progetto Sei un mito! Scopri chi sei attraverso i miti greci. Una lezione-spettacolo ironica e coinvolgente che, attraverso il racconto di miti greci, accompagna il pubblico in un viaggio alla scoperta di sé. In Sei un mito!,Enrico Galiano, scrittore e insegnante di successo, ci condurrà attraverso un racconto appassionante dei miti greci più famosi e di quelli meno conosciuti. Ogni mito diventa una finestra sul passato che ci permette di comprendere meglio il nostro presente. Il cuore dello spettacolo è il concetto del Dàimon platonico, il demone interiore che guida il nostro destino. Questo Dàimon non è un’entità maligna, ma una forza interiore che ci spinge verso la realizzazione del nostro vero potenziale.
Attraverso queste storie, Galiano esplora il tema del talento e della vocazione, invitandoci a riflettere sulla ricerca del nostro posto nel mondo. I miti diventano metafore potenti che ci aiutano a riconoscere i nostri doni unici e le nostre aspirazioni più profonde. Ma non si tratta solo di introspezione; Sei un mito! è anche un invito a sognare e ad avere il coraggio di inseguire ciò che desideriamo veramente.
Con il suo stile unico e accattivante, Enrico Galiano intreccia ironia e saggezza in un ritmo incalzante che cattura e coinvolge il pubblico. Sei un mito! è un’esperienza teatrale che emoziona, diverte e ispira, portando in scena la straordinaria capacità dei miti di parlare direttamente alla nostra anima e di guidarci verso una vita più autentica e significativa. La lezione-spettacolo è realizzata con la collaborazione alla drammaturgia di Andrea Delfino, autore web, teatro e televisione del gruppo comico Contenuti Zero. Enrico Galiano sostiene l’associazione Still I Rise un’organizzazione no-profit internazionale dedica a fornire istruzione e supporto ai bambini e agli adolescenti in situazioni di emergenza e vulnerabilità.
Tra gli altri appuntamenti della giornata, oltre a quelli dedicati ai giovani e agli studenti, in programma alle 16 e alle 17, il “Museo delle illusioni”, un museo particolare dove niente è come sembra, per bambine e bambini dai 6 agli 11 anni, al Museo della Scuola (prenotazione obbligatoria museodellascuola@unimc.it ) e l’incontro con Francesca Monaco, ore 19 Galleria degli Antichi forni, che, introdotta da Alessandra Pierini, presenterà il suo libro “Paolina Leopardi”. All’ombra del poeta”, il ritratto di una donna coraggiosa, colta e moderna, capace di trovare la sua libertà.
Info e programma completo su www.macerataracconta.it .