Circa 200 studenti dell’ITE Gentili hanno preso parte, sabato scorso, al convegno “Guardami negli occhi: il report” durante il quale è stato presentato il progetto promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali e Pari Opportunità del Comune di Macerata; un’iniziativa che ha l’obiettivo di sensibilizzare sul tema della violenza di genere coinvolgendo studentesse e studenti. Un’occasione importante – che quest’anno vede protagonista la figura di Madama Butterfly – per affrontare, insieme a esperti e istituzioni, il tema del rispetto e delle relazioni affettive sane, contribuendo a formare una cultura basata sull’ascolto e sulla consapevolezza.
Presenti l’assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità Francesca D’Alessandro; la dirigente della Polizia di Stato Patrizia Peroni; la dottoressa Chiara Marmorè del Cento Antiviolenza di Macerata; il dirigente dell’Ambito Territoriale Sociale 15 Francesco Prioglio; lo psicologo Adelio Bravi; il vice presidente del Consiglio comunale Maurizio Del Gobbo e Camilla Ruffini che ha intervallato la mattinata con momenti canori e musicali.
Durante la mattinata sono stati presentati i lavori del percorso didattico e l’assessore D’Alessandro ha sottolineato l’importanza di “costruire rapporti all’insegna della reciprocità e del rispetto ed è per questo che istituzioni, scuola e famiglia devono lavorare insieme per promuovere un’educazione sentimentale e affettiva sana. Il progetto che l’Amministrazione comunale promuovere, partendo dall’appuntamento di punta della città, il Macerata Opera Festival, fa sì che l’opera lirica “si presti” a un tema tanto attuale quanto drammatico sul quale abbiamo il dovere di sensibilizzare”.
“Un percorso, quello di ‘Guardami negli occhi’, che parte dalla sensibilizzazione, in sinergia con le forze dell’ordine e gli istituti scolastici, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e termina l’8 marzo con la presentazione degli elaborati del progetto – ha aggiunto la D’Alessandro -. In questo modo vogliamo dare vita a una riflessione reale sulle difficoltà che trovano oggi i giovani nel costruire relazioni sentimentali sane. Sempre di più, infatti, soffrono di una incapacità nel vivere rapporti affettivi significativi presi dalle tante distrazioni tecnologiche e da modelli forniti dai social e improntati alla superficialità e a rapporti fugaci e non ancorati alla realtà. In questo modo si sviluppa un’incapacità di conoscere l’altro e si innesca il rischio dell’avvio di dinamiche che possono rientrare anche nei fenomeni della violenza di genere” ha concluso l’assessore.