Promuovere una logica di sussidiarietà tra istituzioni e di integrazione socio-sanitaria e pubblico-privata per affrontare le sfide contemporanee legate alla crescita dei giovani. Sono questi gli obiettivi della neo costituita consulta per la prevenzione e promozione del benessere giovanile voluta dall’Assessorato alle Politiche Sociali e Pari Opportunità come deliberato nei giorni scorsi dalla Giunta comunale.
Il Piano Socio Sanitario Regionale 2023-2025 prevede che le principali attività, per quanto riguarda l’area prevenzione e dipendenze, siano caratterizzate dal “coinvolgimento e dal raccordo di tutte le energie istituzionali, culturali e sociali per garantire un sistema di intervento complessivo che consideri e permetta la sinergia costante e continuativa di tutte le risorse umane, professionali, tecniche, organizzative e sociali necessarie per una prevenzione efficace”.
“La normativa prevede il coordinamento e l’integrazione delle politiche sociali con i servizi pubblici alla persona, in particolare con il servizio sanitario sancendo il principio della sussidiarietà istituzionale e il pieno coinvolgimento degli enti locali nelle politiche di promozione della salute – ha commentato il vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità Francesca D’Alessandro -. Se pensiamo alle difficoltà che oggi vivono i nostri ragazzi, siano esse di carattere socio relazionale o scolastico occorre un’azione sinergica e armonica tra i diversi soggetti che si occupano di giovani. Oggi, fenomeni come l’isolamento sociale, il bullismo, i disturbi alimentari, l’aggressività e le baby gang, rimettono in discussione l’approccio educativo rivolto ai nostri giovani. Occorre, quindi, sostenere urgentemente le due principali agenzie educative, la famiglia e la scuola, per ripensare un approccio di supporto e accompagnamento a una crescita sana ed equilibrata”.
La consulta rappresenta la volontà dell’Amministrazione comunale di un impegno concreto per la promozione del benessere giovanile, il sostegno alle famiglie e la prevenzione delle dipendenze – non solo da sostanze stupefacenti ma anche da quelle tecnologiche – e vede coinvolti, oltre al Servizio Welfare del Comune, in un coordinamento multilivello e multiprofessionale tra gli attori in campo, l’Ambito Territoriale Sociale 15, l’AST Macerata, l’Università degli Studi di Macerata, i consultori familiari, le istituzioni scolastiche e religiose e il terzo settore.
