Orioli, Coordinatore Nazionale del movimento Iniziativa Popolare e neo vice coordinatore Base Popolare prov. Macerata, interviene sul mancato numero legale in Consiglio Comunale di Macerata << “Tutti i nodi tornano al pettine” questo vecchio detto popolare esprime ciò che penso di fronte a quanto accaduto in Consiglio Comunale rispetto al documento più importante per la città, il bilancio.
Oggi si cristallizza ciò che da tempo ho cercato di trasmettere e dire con umiltà ma anche con forza, fermezza e determinazione al Sindaco ed alla sua maggioranza fin dai suoi primi passi, per il bene della città, evidenziando che non si va lontano senza un metodo che sappia tener conto di tutti, che rispetti il progetto e disegno iniziale di città proposto in campagna elettorale, con i relativi impegni presi, e si tenga sempre al centro il dialogo tra tutte le forze politiche promotrici di un progetto quale fattore indispensabile per un costante confronto e incontro che possa senza dubbio prevedere una sana autocritica laddove necessario; niente di tutto questo, di fronte ai miei avvertimenti il sindaco ha scelto la strada di “pontida” quella dell’arroganza e della propaganda, vuota sterile di facciata, tirando dritto con la logica che conta solo il peso politico a scapito del progetto politico, escludendo qualsiasi forma di dissenso o critica e che la realtà è solo una bella narrativa da saper ben infiocchettare, fatto questo che ha umiliato non solo chi lo ha fatto vincere compresa la sua stessa maggioranza e lista civica ma anche e su tutto la stessa città, che sognava un vero, sano e concreto cambiamento.
Pochi giorni fa il solito schema propaganda e sogni parlava di una città ed una Provincia fantasmagorica come in un film ad effetti speciali, invece oggi con la mancanza del numero legale in Consiglio Comunale ci si sveglia improvvisamente e si fa i conti anziché del bilancio comunale quelli della realtà.
Il segnale è chiaro la realtà da una parte e il Sindaco dall’altra.
La sua stessa lista, la sua maggioranza lo ha disilluso, evidenziando ciò che oramai dico da tempo, che occorre un forte cambio di passo per la città capoluogo.
Vedremo se si continuerà fino al 2026 o se si andrà a votare insieme alle Regionali; Oggi quello che è accaduto è un fatto oggettivo ed inequivocabile e che a darlo non è Orioli o l’opposizione ma la sua stessa maggioranza.
Orioli conclude <<Oggi tuttavia provo profondo rammarico e desolazione, sento una vittoria morale e politica rispetto a ciò che dicevamo sin dagli inizi ma questo conta poco, perché sento la sconfitta nel cuore nel vedere la mia città, Macerata, così abbandonata, sciatta irriconoscibile rispetto agli anni in cui ci si partiva per visitarla, viverla.
Ho lottato tanto, insieme ad altri, per cambiarla ed oggi ecco i risultati; ma allo stesso tempo dico che non possiamo ne vogliamo arrenderci e per questo faremo di tutto affinché Macerata possa tornare al ruolo che merita.
Coraggio dunque, è tempo d’iniziare a mettersi insieme a tutti coloro che lo vorranno per costruire un progetto serio, concreto e vero per il risorgimento della nostra città>>.
Mattia Orioli














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