Per la 110esima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, la Caritas diocesana promuove a Macerata, insieme al Centro di Ascolto e Prima Accoglienza ODV, l’appuntamento “Camminiamo insieme nella storia” con i patrocini della Diocesi e del Comune. L’evento è in programma per sabato 28 settembre ed è promosso in collaborazione con la Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana, la Croce Rossa Italiana – Comitato di Macerata e la Prefettura di Macerata. Il ritrovo è fissato per le ore 18 alla Terrazza dei Popoli presso i Giardini Diaz, mentre il percorso si concluderà in Piazza Mazzini. In caso di maltempo l’evento non si svolgerà. Il tema indicato da papa Francesco per il 2024 è “Dio cammina con il suo popolo”.
«Uniamoci in preghiera per tutti coloro che hanno dovuto abbandonare la loro terra in cerca di condizioni di vita degne -—ha scritto il Papa nel suo messaggio —, sentiamoci in cammino insieme a loro, facciamo “sinodo” insieme, e affidiamoli tutti all’intercessione della Beata Vergine Maria, segno di sicura speranza e di consolazione nel cammino del Popolo fedele di Dio».
Un invito a riscoprire la natura itinerante di un popolo che cammina: «Si è scelto di organizzare una passeggiata per le vie del capoluogo — spiega in tal senso il direttore della Caritas di Macerata Denis Marini — così da testimoniare insieme come ogni incontro possa rappresentare un’occasione di incontro con l’“altro” e l’”Alto”». Il percorso sarà animato da canti, balli delle varie Cappellanie Etniche e dai giovani in accoglienza nei progetti del Centro di Ascolto e Prima Accoglienza e dalla Caritas. «Testimoni della giornata saranno un ragazzo migrante, che nel cammino ha superando ostacoli, fame e fatiche; e un operatore del Centro di Ascolto — aggiunge Marini —, entrambi racconteranno come le loro vicende si siano intrecciate per costruire oggi una storia nuova. Si tratta di incontri che diventano occasioni per ampliare il nostro sguardo e sentirci tutti fratelli e sorelle».
A Macerata sono quattro le Cappellanie Etniche presenti: la comunità francofona (presso la parrocchia San Francesco), composta da circa 50 persone provenienti da Camerun, Costa d’Avorio, Benin e Togo; la comunità indiana (parrocchia Immacolata), con 200 componenti suddivisi in 47 gruppi familiari; quella nigeriana (parrocchia Santa Croce) con circa 50 persone; e quella peruviana (parrocchia Santa Croce), composta da circa 30 persone. Cappellanie Etniche in tutti e quattro i casi rappresentanti di comunità ormai stabili nel territorio della Diocesi di Macerata.
«Una marcia per la pace significa camminare uniti verso un’unica direzione che è quella dell’integrazione, del rispetto personale, dell’identità di ciascun popolo e delle rispettive tradizioni — commenta il vice Sindaco e assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro —, in questo senso, la città di Macerata accoglie e fa della cultura dell’accoglienza un valore importante nella misura in cui si riconoscono le identità dei popoli in una convivenza civile e rispettosa».