Anfiteatro Romano di Urbisaglia gremito per la commedia di Plauto, Anfitrione. Emilio Solfrizzi e la Compagnia Moliere hanno regalato una serata godibile tra gag e doppi sensi, uscendo spesso dalla classicità per inserirsi appieno nella contemporaneità. Solfrizzi ha tratteggiato bene la figura dello schiavo Sosia grazie anche ad una mimica molto efficace, ma è emerso soprattutto un gruppo coeso di interpreti che hanno incarnato Anfitrione, sua moglie Alemena, Giove, l’altro Sosia, nell’intreccio di equivoci e inganni che portano a situazioni esilaranti. Alla fine lunghi applausi!