Si è concluso ieri, 11 luglio, il corso di formazione “LEPS: Dimissioni protette”, sviluppato dall’Ambito Territoriale Sociale 15 e che ha interessato tutto il territorio provinciale. La dimissione protetta è un sistema di comunicazione e di integrazione tra i diversi servizi e gli operatori delle strutture ospedaliere, territoriali e degli enti locali, volto a garantire appropriatezza e continuità di cura a beneficio della famiglia e della persona anziana in condizione di fragilità, nella fase di transizione dall’ospedale al proprio domicilio; con tali interventi domiciliari sarà possibile erogare un’adeguata assistenza socio-sanitaria domiciliare personalizzata sulla base del fabbisogno socio-sanitario riscontrato e della presa in carico multidisciplinare.
Il corso, che è incentrato sull’approccio bio-psico-sociale, si è focalizzato sulla redazione di un piano assistenziale individualizzato e sulla comunicazione e collaborazione interprofessionale. Sono state coinvolte le equipe multiprofessionali (assistenti sociali, coordinatori infermieristici, medici dei distretti sanitari) e integrate degli Ambiti Territoriali Sociali provinciali e dei Distretti sanitari dell’AST di Macerata oltre che le assistenti sociali degli ospedali di Macerata e Civitanova. Tali equipe prendono in carico il paziente anziano e fragile nella fase di transizione dalla dimissione ospedaliera al proprio domicilio.
“Un importante passo avanti per la vita delle persone fragili over 65. La dimissione protetta, infatti, potrebbe favorire il processo di guarigione essendo l’ambiente familiare un ambiente di vita più rassicurante dal punto di vista psicologico; il paziente si sente a proprio agio nel suo domicilio con una serie di conseguenze benefiche e, allo stesso tempo, riceve l’opportuna assistenza professionale socio-sanitaria, accompagnato anche dal nucleo familiare appositamente formato – ha detto il vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro -. Ci auguriamo che questo modello prenda sempre più piede dato che la formazione, rivolta all’equipe multidisciplinare, permette alla persona di terminare il proprio iter di guarigione a casa monitorato, supportato e seguito in tutte le necessità post ricovero. I vantaggi sono per persone che hanno una rete familiare, ma anche e soprattutto per le persone sole. Le dimissioni protette permettono, inoltre, di sgravare l’apparato sanitario che così può riservare le cure alle situazioni di esclusiva competenza sanitaria. Un ringraziamento a tutti gli attori che, a vario titolo, collaborano alla promozione e al miglioramento di questo sistema integrato”.
In questi giorni sono state attivate le equipe multidisciplinari con professionisti appartenenti ai Distretti sanitari di Civitanova, Camerino e Macerata dell’AST, e degli Ambiti 15 (Macerata) in qualità di capofila), 14 (Civitanova), 16 (San Ginesio), 17 (Unione Montana Potenza Esino Musone) e 18 (Unione Montana Marca di Camerino), che stanno mettendo in campo i primi supporti domiciliari per l’anziano fragile appena dimesso dall’ospedale e per la sua famiglia, ovvero gli interventi dell’assistenza domiciliare integrata – ADI (afferente al Distretto sanitario) e di un operatore socio-sanitario a domicilio (di competenza degli Ambiti Territoriali Sociali).
L’ATS 15 è capofila a livello provinciale per gli ATS 14, 16, 17 e 18 per il Livello essenziale delle prestazioni sociali (LEPS) Dimissioni protette. Gli obiettivi del corso appena concluso sono favorire il rafforzamento dei servizi socio sanitari domiciliari per garantire la dimissione assistita e prevenire l’ospedalizzazione delle persone anziane non autosufficienti in condizione di fragilità o persone ultra 65enni a esse assimilabili residenti e domiciliate in provincia di Macerata.
Dimissioni protette, concluso il corso dell’Ats 15 per l’assistenza domiciliare agli anziani fragili
