Altri nove giovani di origine egiziana sono stati denunciati nell’ambito delle indagini sulla maxi rissa a colpi di spranghe del 24 marzo scorso, davanti al Bar Nino, a Macerata. Si aggiungono ai sette egiziani denunciati nella prima fase dell’attività investigativa. Sono tutti di età compresa fra i 20 ed i 33 anni, abitanti tra i comuni di Macerata e Tolentino. I carabinieri sono giunti a loro dopo un minuzioso lavoro di analisi dei video della zona. Sono risultati tutti far parte di due distinti gruppi occupati, con altrettante distinte ditte, nel settore dell’edilizia. Il movente dell’azione delittuosa è stato confermato ad attriti irrisolti per motivi di lavoro tra i titolari delle due imprese, che invece di cercare una soluzione definitiva nelle competenti sedi giudiziarie, hanno preferito risolvere la questione a colpi di bastone. Lunedì scorso è scattata la perquisizione nelle abitazioni dei sette egiziani, rinvenuti altri bastoni, spranghe in ferro, spezzoni di catene, cutter, coltelli a serramanico e due pistole a salve, un revolver ed una pistola semiautomatica, prive di tappo rosso. Secondo i carabinieri la contesa non è finita la notte del 24 marzo, alla prima occasione i due gruppi si sarebbero nuovamente affrontati con chissà quali conseguenze, pericolo che, con il sequestro delle armi, al momento sembrerebbe scongiurato.