“Da lontano la percezione del nostro Paese è ancora dorata e accattivante. Una specie di sogno ad occhi aperti. Poi all’improvviso l’ennesima tragedia ed il degrado in una infrastruttura tra le più strategiche d’Italia, l’A14. Il degrado dell’Italia. È dura, molto dura rispondere a chi ti chiede come sia possibile nel 2024 assistere a tali tragedie e constatare che un solo breve tratto di autostrada possa tenere sotto scacco il Paese e far vergognare, pur senza responsabilità, una intera regione, le Marche. No, non siamo in Italia! Questo pezzo di paese è scivolato verso l’Africa subsahariana, chiamato ancora Terzo Mondo.” Sono le parole di Giorgio Menichelli, segretario di Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno- Fermo che dopo l’ennesima tragedia accaduta ieri nel tratto maledetto dell’A14 tra Pedaso e Grottammare, ha voluto esprimere tutto il suo rammarico. Ieri mattina alle 9,30, si è verificato un tamponamento a catena all’ingresso, in direzione sud della galleria Vinci, fra Cupra Marittima e Pedaso che ha coinvolto due camion, un pullman e un’auto, morto l’autista del pulmino, un 55enne di origine macedone e feriti sette connazionali che erano a bordo probabilmente di ritorno a casa, altre 4 persone sono rimaste ferite. L’incidente è avvenuto all’ingresso della galleria, a due chilometri di distanza dal restringimento della strada per lavori in atto. Il camion che trasportava bevande alcoliche è andato completamente carbonizzato. Traffico in tilt per circa quattro ore con una fila di oltre nove chilometri.