Il tradizionale presepe vivente di Treia, ormai appuntamento imperdibile del 26 dicembre e che tornerà anche il 6 gennaio, si è confermato un evento di grande richiamo del Natale treiese, con una grande presenza di pubblico e visitatori da tutto il territorio. Caratterizzato da una grande cura per i particolari storici, ha coinvolto circa cento figuranti, con la partecipazione delle associazioni locali e di tutto il mondo del volontariato treiese, ognuno dei quali impegnato a interpretare altrettanti personaggi in costume per far rivivere ai visitatori, lungo un percorso predefinito, frammenti di vita quotidiana della Palestina del primo secolo, compiendo quei gesti e quelle attività tipiche della quotidianità della vita dell’epoca. Polentari, contadini e pastori hanno offerto i “loro” prodotti ai tantissimi visitatori provenienti dall’intera regione. L’appuntamento col Presepe vivente tornerà il 6 gennaio alle dalle 14 alle 19 al SS. Crocifisso e in quell’occasione si svolgerà anche l’arrivo dei Re Magi.
«Prima dell’Epifania, il 2 gennaio, ci ritroveremo tutti in piazza per la Fagiolata con le cotiche, un modo per incontrarsi e scambiarsi gli auguri per il nuovo anno appena iniziato – ricorda l’assessore alla cultura e vice sindaco David Buschittari – Molti anziani di Treia ci dicono che si tratta di una tradizione tramandata dai loro avi da ben 120 anni. Era una festa popolare che univa tutti: contadini, fittavoli, artigiani, pizzicagnoli, proprietari terrieri, avventizi, nobili e fattori. Tutti intorno a questo piatto povero, che molto spesso arricchiva le tavole dei nostri nonni. La Pro Loco si è fatta carico di far vivere ancora questa tradizione proponendo questo il gusto e il piatto che, benché povero, è molto nutriente». Il 5 gennaio al Santuario del SS. Crocifisso andrà, invece, in scena alle 21 la commedia dialettale “A Notte de Natà” della compagnia Fabiano Valenti.