Inaugurata venerdì scorso la 56a stagione lirica del Teatro di tradizione Giovan Battista Pergolesi di Jesi con la rappresentazione del “Così fan tutte” di Mozart. Il capolavoro è stato messo in scena con un’interessante regia di Stefano Vizioli con le scenografie di Milo Manara, assolutamente convincenti. Il famoso fumettista ha semplicemente disegnato le “quinte” della scena con tipici elementi acquarellati nel suo stile, con abbondanza di nudi erotici di donne che sfuggono (o accettano) le avances di dei greci e satiri in un contorno bucolico (la vista del mare, cascate, boschetti). Sullo stesso bocca scena era disegnato un Giove che assiste alla rappresentazione sottostante, con una saetta pronta all’uso in mano, il dio Mercurio ed altre donne (presumibilmente Giunone, Venere, Minerva,…). La scenografia poi assai scarna, fatta di pochissimi altri elementi (un tavolo, una poltrona, un letto) a seconda degli ambienti e dei contesti rappresentati sulla scena. I costumi dei sei protagonisti erano quelli tipici dell’alta borghesia (o della piccola nobiltà) di fine ‘700. Bello il cast, con giovani voci pienamente comprese nel loro ruolo sia per la vocalità che per la presenza scenica e la capacità di recitazione: ricordiamo la Fiordiligi di Ekaterina Bakanova, la Dorabella di Lilly Jørstad, il Guglielmo di Kiri Rajnis, il Ferrando di Antonio Mandrillo; strepitosa per verve recitativa e doti vocali la Despina di Francesca Cucuzza ed infine il Don Alfonso di Emanuele Cordaro. A dirigere gli ensembles della FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana ed il coro del Teatro Ventidio Basso la bacchetta di Aldo Sisillo.

Mauro Navarri