Al via da mercoledì fino a venerdì, 11-13 ottobre, la decima edizione di Unifestival, il festival organizzato dagli studenti dell’Università di Macerata per il grande pubblico. Le iniziative sono aperte a tutti. L’ingresso è libero senza prenotazione fino ad esaurimento posti. Ecco gli appuntamenti della prima giornata. Il programma completo è consultabile sul sito unifestival.unimc.it.  
Alle 17 nei corridoi della sede in via Garibaldi 20 Officina Universitaria inaugura la mostra delle opere di “Testi Manifesti” e “Militanza Grafica”: le opere di artisti digitali si incontrano dando spazio all’arte che nasce dall’esigenza di dare voce alle battaglie, alle istanze, agli ideali. Seguir talk con Lorenzo Gasparrini, blogger, attivista antisessista, e le docenti Francesca Chiusaroli e Ines Corti e con la moderazione di Martina Gagliardi su linguaggio, libertà di espressione e femminismi. Sempre alle 17 al Polo Pantaleoni, il rapper ed educatore Amir Issaa terrà un laboratorio sul tema dei cambiamenti delle città, con un focus su migrazioni e climate change, che alternerà momenti di lezione frontale e performance rap. 
Alle 18:30 alla biblioteca giuridica in piazza della Libertà si terrà il convegno di presentazione della mostra promossa da Obiettivo Studenti e dedicata al magistrato ucciso dalla mafia Rosario Livatino, visitabile nelle tre giornate, nei corridoi di Giurisprudenza. Parteciperanno: la curatrice Roberta Masotto di Libera Associazione Forense, Claudio Lo Sterzo, docente presso il Polo Universitario Penitenziario di Teramo, Laura Mogetta, magistrato del Tribunale di Sorveglianza di Ancona, e Santo Le Pera ex-detenuto, laureato al Pup di Teramo. 
In contemporanea, dalle 18:30 fino alle 21:30 l’Orto dei Pensatori in vicolo Illuminati ospiterà la performance collettiva “Give me more space”: si alterneranno momenti di riflessione, musica ed esibizione artistica a cura degli studenti. 
Alle 21 nella sala Sbriccoli della biblioteca di Ateneo, palazzo del Mutilato, piazza Oberdan 4, si terrà lo spettacolo del Teatro Rebis, con Andrea Pierdicca, per la regia di Andrea Fazzini e introduzione di Maria Paola Scialdone, “Minotaurus. Ballata per mostro solo”: lettura drammatizzata tratta dall’omonimo poema di Friedrich Dürrenmatt, che rovescia il mito decifrandolo a partire dal punto di vista del mostro, del diverso, dell’inconcepibile, in modo da perlustrare il dedalo interiore del Minotauro, né uomo né bestia né dio, innocente e colpevole.