Arriva il terzo appuntamento, il 18 agosto, al Teatro Cortesi di Sirolo, alle 21.30, con l’«Iliade» interpretata da Corrado d’Elia. Ascoltare il poema omerico con un moderno cantore, un aedo contemporaneo, vuol dire ritrovare le “connessioni” tra il mito, l’epica e la narrazione. Nell’«Iliade» troviamo, infatti, gli archetipi e i paradigmi del nostro sentire. Immaginare le nostre vite, le nostre relazioni e la nostra storia, senza il modello letterario antico è quasi impossibile. I sentimenti degli esseri umani non hanno tempo e l’amore e l’odio, che Omero cantava quasi 3000 anni fa, sono i medesimi di oggi. Le emozioni hanno la stessa potenza dirompente, la stessa intensa capacità di emozionarci e di farci riflettere. «Ognuno di noi, anche chi non lo sa, anche chi non lo immagina, – dice Corrado d’Elia – è intriso fino al midollo dell’umanità del mito. Da lì veniamo tutti. A quell’origine tutti apparteniamo. Per questo ancora oggi sentiamo l’urgenza di raccontare questa storia straordinaria. Non solo per unirci a un rito antico come il tempo, ma per vivere appieno il suo straordinario percorso di umanità e di contemporaneità”. L’adattamento scenico dell’opera rispetta il testo originale e consente all’attore di tradurre scenicamente le vicende dell’epopea ad alta voce.