La rinascita di Camerino passa da un grande progetto di rigenerazione urbana, che prevede la creazione del primo Polo di eccellenza per il restauro delle opere d’arte danneggiate dal sisma nella Regione Marche, oltre che spazi museali, laboratori didattici e residenze universitarie. Sono questi i contenuti dell’accordo di collaborazione istituzionale presentato ieri dal Comune di Camerino, dal Commissario Straordinario per il Sisma 2016, l’Agenzia del Demanio, la Direzione Regionale Musei Marche, l’Università degli Studi di Camerino, e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. L’intesa è finalizzata all’attuazione del progetto di valorizzazione dei beni demaniali delle ex Casermette di Torre del Parco e del complesso immobiliare nell’area dell’ex Chiesa di San Francesco, per contribuire alla ripresa e al rilancio del territorio duramente colpito dal sisma, in un’ottica di crescita economica e sociale.
All’evento hanno preso parte il Sindaco del Comune di Camerino, Roberto Lucarelli; il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli; il Vice Presidente del Consiglio regionale, Gianluca Pasqui; il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano; il Commissario Straordinario per il Sisma 2016, Guido Castelli; il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme; il Rettore dell’Università di Camerino, Claudio Pettinari; il Direttore regionale dei Musei Marche, Luigi Gallo e il Sovrintendente per le Marche Sud, Giuseppe Lacava.
“Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti e che hanno lavorato per la concretizzazione di questo fondamentale accordo – dice il sindaco Roberto Lucarelli – Camerino finalmente ha un vero strumento che permetterà di far partire quella che è la ricostruzione della città. Parliamo di futuro e l’azione che dobbiamo tenere più in mente è quella di dare vita alle strutture che andremo a recuperare, di creare qualcosa di nuovo con questo accordo che nasce da una volontà di collaborazione tra i tanti enti per far rinascere due luoghi importantissimi per la città. Uno è il complesso immobiliare delle ex Casermette, ieri infatti abbiamo posato la prima pietra di questo intervento, un Recovery Art che non diventerà soltanto un mero magazzino ma un polo di riferimento e di eccellenza per il restauro dei beni culturali. Poi c’è tutto il complesso immobiliare presso l’ex chiesa di San Francesco: dopo la demolizione del tribunale davanti a noi si è aperto un monumento che fino ad oggi non apprezzavamo in tutta la sua bellezza. Un luogo centrale che prende una nuova vita in una rinnovata visione di insieme di Camerino. L’intento è quello non solo di fermarsi con la ricostruzione ma di realizzare una vera rigenerazione della città per le future generazioni. Da sottolineare anche l’impegno manifestato, ieri, da tutta la filiera istituzionale presente per “ricostruire” il nuovo istituto penitenziario, che in un’ottica di economia e opportunità di lavoro è sicuramente perno di questo territorio che è pronto a riaverlo”.
“Ieri è stata una giornata importante perché si è trattato di un momento focale: l’annuncio di un accordo di collaborazione tra attori fondamentali delle istituzioni dello Stato italiano grazie al quale possiamo vedere realmente un futuro per Camerino – spiega il vice presidente del consiglio regionale, Gianluca Pasqui – Tutto ciò a distanza di pochi giorni da un’ordinanza fondamentale che dà il via alla cantierizzazione del centro storico. Quando si programma la ricostruzione c’è una fase che non è secondaria ma anzi forse è proprio quella primaria, ovvero che cosa faremo degli edifici ricostruiti. Questo accordo inizia a dire quello che si realizzerà e che verrà contestualizzato nel progetto della Camerino ricostruita. C’è una volontà che si sta concretizzando realmente, portando avanti un percorso di ricostruzione anche sociale, economica, culturale. Sono vicino al Sindaco, al Commissario, al Governatore e a tutti coloro che si stanno impegnando concretamente per Camerino”.
I fondi per la ricostruzione sono quelli previsti dal Commissario Straordinario di Governo, circa 10,4 milioni di euro, a cui si aggiungono quasi 30 milioni di euro stanziati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). La progettazione e la realizzazione degli interventi sono impostati secondo il modello innovativo di ricostruzione pubblica, promosso dall’Agenzia del Demanio, in grado di rigenerare il tessuto sociale ed economico del territorio ispirandosi ai principi di sostenibilità, trasformazione digitale, accessibilità e connettività. Il concept alla base del progetto di rigenerazione urbana è di creare una connessione tra i diversi complessi immobiliari situati in zona periferica e nel centro storico.
In particolare, il progetto di valorizzazione e rifunzionalizzazione delle Ex Casermette di Torre del Parco prevede la realizzazione di un polo d’eccellenza per il restauro dei beni culturali, quale elemento di rilancio socio-economico e culturale della città di Camerino, al fine promuovere l’offerta turistica, attrarre investimenti e creare occupazione. Il primo intervento su 8 fabbricati, inaugurato oggi, prevede un finanziamento di circa 10 milioni di euro con fondi del Pnc (Piano nazionale complementare al Pnrr per le aree del sisma 2009 e 2016), mentre il secondo lotto riguarda 18 immobili con un finanziamento con fondi Pnrr di circa 20 milioni di euro. Gli edifici verranno adeguati sismicamente e tutta l’area rifunzionalizzata per creare un Recovery Art, il primo centro di ricovero e recupero di beni artistici e culturali danneggiati dalle calamità nella Regione Marche. Ci saranno anche aree didattiche, in coerenza con l’offerta formativa dell’Università degli Studi di Camerino, e aree espositive per accogliere temporaneamente le opere restaurate di maggior prestigio, prima di essere riportate alla destinazione originaria. Il nuovo Polo diventerà quindi un centro di interesse per il personale del Ministero della Cultura, per gli esperti di restauro, per i professori universitari, per gli studenti, per i cittadini e turisti amanti delle opere d’arte. Questa grande iniziativa di rigenerazione urbana costituirà un motore di rilancio per la città di Camerino, coinvolgendola attivamente nel progetto di Recovery Art, quale punto di riferimento e fruizione per la cittadinanza e per lo sviluppo del turismo museale della zona.
L’intervento nel complesso immobiliare nell’area dell’ex Chiesa di San Francesco prevede un finanziamento complessivo di 10,4 milioni di euro, stanziati dal Commissario Straordinario di Governo per il Sisma 2016. Il concept progettuale si basa sulla realizzazione di un Polo culturale scientifico e museale da destinare a realizzare all’interno della Chiesa di San Francesco un Museo di eccellenza nell’ambito dell’arte contemporanea, determinando il rilancio sociale, economico, culturale e turistico della Città, generando opportunità per i giovani e lo sviluppo di nuovi flussi turistici per la zona. L’accordo attuativo potrà essere ampliato ad altri immobili di proprietà dello Stato, di proprietà comunale o di altre amministrazioni pubbliche e si affianca ad ulteriori iniziative già in corso che vedono l’impegno dello Stato per la realizzazione delle nuove Caserme dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri.