La Corte di Appello di Ancona si è pronunciata nei giorni scorsi sulla richiesta di sospensione dell’efficacia del lodo pronunciato dal Collegio Arbitrale nel procedimento introdotto dalla Nuova Via Trento contro il Comune di Macerata per una richiesta di risarcimento danni di poco inferiore ai 9 milioni di euro, contestata dall’Ente che in causa ha lamentato a sua volta gravissimi danni per comportamenti illeciti tenuti dalla società.
Il lodo, accogliendo parzialmente le richieste della società e del Comune e compensando le spese, aveva condannato il Comune a pagare alcuni canoni di locazione e un rimborso dei costi di costruzione di un corpo dell’immobile di via Trento dove il Comune non avesse provveduto a regolarizzare urbanisticamente quest’ultimo.
Il Comune, oltre ad aver predisposto gli strumenti urbanistici per la piena regolarizzazione del corpo di fabbrica, ha impugnato il lodo davanti alla Corte di Appello di Ancona, chiedendone la sospensione dell’efficacia esecutiva e la Nuova Via Trento si è costituita con appello incidentale e si è opposta alla richiesta di sospensiva.
Il Collegio, accogliendo l’istanza del Comune, ha osservato che «il lodo impugnato contiene tutta una serie di valutazioni, sottoposte a censura, di cui non si apprezza adeguatamente la fondatezza mentre i motivi di gravame principale aprono la concreta possibilità del passaggio alla fase rescissoria» dunque «tutte le questioni andranno più meditatamente scrutinate dal Collegio in sede di esame del merito». Il Collegio sottolinea inoltre che «sussiste una ragionevole probabilità di accoglimento dell’appello e di mutamento della decisione».
Pertanto, in attesa della sentenza d’Appello, la Nuova Via Trento non potrà procedere con azioni esecutive nei confronti del Comune di Macerata.