Inaugurato ieri a Macerata il primo Centro per uomini autori di violenza. L’ATS 15 di Comune di Macerata è stato individuato dalla Regione Marche, con l’accordo degli altri Ambiti provinciali, come referente per la realizzazione del Sistema regionale di servizi e interventi rivolti agli uomini autori di violenza, in collaborazione con la stessa Regione e gli Ambiti Territoriali Sociali capoluoghi di provincia. Il Centro si trova in via Roma 158.
Il Sistema è stato definito tramite una procedura di co – progettazione che ha consentito innanzitutto l’individuazione di più partner del settore privato con i quali definire le modalità operative. All’avviso infatti, hanno risposto diverse realtà regionali che si occupano da anni di prevenzione e contrasto alla violenza di genere e nello specifico sono Polo 9 Società Cooperativa Sociale – Impresa Sociale, capofila del progetto, Il Faro Società Cooperativa Sociale, On the Road Cooperativa Sociale, Labirinto Cooperativa Sociale.
Inoltre, la co – progettazione ha consentito la partecipazione attiva di molteplici soggetti pubblici che hanno contribuito attivamente alla costruzione del progetto definitivo: le Questure di Macerata, Pesaro, Ancona, Fermo Ascoli, le Procure di Pesaro, Ancona, Macerata, gli Ambiti Territoriali Sociali provinciali, il Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria Marche-Emilia Romagna, le Prefetture di Ascoli Piceno, Fermo e Pesaro, i Carabinieri di Ancona, l’Ordine degli Avvocati di Macerata e Ancona, l’Ordine Psicologi Marche, il Garante dei diritti dei detenuti Giancarlo Giulianelli, l’Ufficio Esecuzione Pene Penale Esterna (UEPE) di Macerata e di Ancona.
Il Sistema prevede due diverse linee di azione strettamente interconnesse tra di loro. La prima riguarda il set up e l’avvio di un Centro per Uomini Autori o potenziali autori di Violenza (CUAV Marche) con sede principale a Macerata e articolazioni dislocate una per ogni provincia della regione, anche attraverso l’implementazione e il potenziamento dei servizi già esistenti, prevedendo così la diffusione della presenza di tale servizio nei territori al momento sprovvisti, in modo da garantire un’omogeneità degli interventi e delle prese in carico in tutte le Marche.
Il progetto regionale che vede l’ATS 15 come referente rappresenta uno strumento di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere che, nelle varie fasi di azione, ha coinvolto tutto il tessuto sociale della comunità, dalle istituzioni fino ai privati – è intervenuto il sindaco Sandro Parcaroli -. E’ importante in primis offrire dei servizi specializzati per il supporto alle donne vittime di violenza e ai loro figli e, al contempo, avviare un percorso di rieducazione e riabilitazione nei confronti di chi compie atti di violenza o è un potenziale autore di violenza.”
