Un intenso Ettore Bassi “illumina” ed emoziona l’anfiteatro romano di Urbisaglia con “Il mercante di luce”, trasposizione teatrale per la regia di Ivana Ferri dell’omonimo romanzo del 2014, nato dal genio poliedrico del “professore cantautore” Roberto Vecchioni.
Ad accompagnare ieri sera, sul palco, dal vivo, il celebre attore, protagonista di tante fiction di successo per il piccolo schermo e impegnato da anni anche nel mondo del teatro, le dolci e malinconiche note della chitarra del grande musicista Massimo Germini.
Un monologo emozionante, a tratti commovente e che strappa qualche lacrima tra un pubblico attento e concentrato che è rapito e trasportato, con la complicità di un’atmosfera lunare – come lo stesso Bassi l’ha definita – , nell’affascinante mondo dei classici e della poesia attraverso la storia di un padre e un figlio. Stefano Quondam,questo è il nome del protagonista, è un padre che vuole spiegare e “donare” il senso della vita a suo figlio Marco, affetto da una rara ed inesorabile malattia, attraverso la letteratura del passato
e la luce che la grandezza della poesia dei classici emana avvolgendo ognuno di noi.
Nel toccante monologo le due vite, quella del padre e del figlio si incontrano, riscoprono la forza del loro legame e, mettendo a nudo le proprie fragilità di esseri umani, ci invitano a riflettere sulla bellezza e sul dono di essere uomini e di vivere con una luce dentro, di essere noi tutti mercanti di luce.
Samuela Lautizi