“La bellezza di essere insieme”. E’ racchiuso forse in queste poche parole pronunciate dal cardinal Matteo Maria Zuppi nell’omelia allo Sferisterio, il senso di questa edizione del Pellegrinaggio a piedi da Macerata a Loreto, partito intorno alle 22,00. In cammino per tutta la notte, fianco a fianco, così come non si faceva più da due anni, quelli che la pandemia ha “rubato” al grande gesto alla Madonna. Dopo una celebrazione indimenticabile nella suggestiva Arena maceratese, in cui ha trovato spazio anche questa volta la telefonata in diretta di Papa Francesco che ha esortato i pellegrini a camminare e a pregare per la pace, il cordone umano formato da duemila persone si è inserito in via Pace per poi percorrere le strade immerse nella campagna maceratese e raggiungere la Santa Casa di Loreto. Pellegrini provenienti per lo più dalle Marche, ma anche gruppi da Piacenza, Cervia, Termoli, Milano e molte altre parti d’Italia. “Il senso del cammino è incontrare Dio. Pregare e proiettarci al futuro. Pregare perché finisca la guerra”. Queste alcuni dei commenti raccolti tra i pellegrini in cui spiccava il sorriso e la felicità di esserci.