Venerdì 6 maggio quinto giorno di appuntamenti per l’undicesima edizione di Macerata Racconta, il festival letterario nazionale organizzato dell’associazione Contesto in collaborazione con il Comune di Macerata e l’Università di Macerata, con il patrocinio della Regione Marche, della Camera di Commercio delle Marche, del Garante regionale dei diritti della persona e dell’Ordine degli Avvocati di Macerata e con il contributo di BPER Banca, MC Consulting Unipol SAI di Macerata e Centro Commerciale Val di Chienti, che chiuderà i battenti il prossimo 8 maggio.
Tra le iniziative in calendario da segnalare alle 17.30 all’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti (ingresso libero senza prenotazione) l’incontro con la scrittrice Chiara Valerio che, presentata da Francesco Rapaccioni, parlerà del suo ultimo libro “Così per sempre”.
Giacomo Koch è il nome del conte Dracula quando questa storia comincia. Mina Harker, la donna a causa della quale stava per essere ucciso, è sfuggita alla morte, ora si chiama Mina Monroy ed è lei stessa un vampiro. Il loro gatto Zibetto può arrampicarsi anche per dieci piani e porta alle zampe anteriori due vistosi anelli d’oro, per l’esattezza due fedi nuziali. Questa storia, ambientata oggi tra Roma e Venezia, attraversa i secoli e affonda le sue radici alla fine dell’Ottocento, quando il conte Dracula lascia la Transilvania per trasferirsi in Occidente. È allora che ha preso il nome di Giacomo Koch e ha cominciato a interessarsi alla professione medica, ed è oggi che lavora come anatomopatologo all’ospedale Fatebenefratelli. Attraversando la grande stagione delle scienze, Giacomo ha capito molte cose. La prima è che tutto ciò che scorre è nutrimento, non solo il sangue, per quanto il sangue umano rappresenti ancora il suo cibo preferito. Ha capito che non si può vincere la nostalgia per i prodigiosi limiti dei viventi, e che grazie alla forza di gravità ogni uomo e ogni donna
Chiara Valerio è scrittrice, traduttrice e collabora con programmi televisivi e radiofonici come “Ad alta voce” e “L’Isola deserta”, trasmissioni di Radio3. Ha scritto romanzi e racconti, tra cui A complicare le cose (Robin 2007), La gioia piccola d’esser quasi salvi (nottetempo 2009), Spiaggia libera tutti (Laterza 2010). Almanacco del giorno prima (2014) è il primo romanzo pubblicato per Einaudi. Per la stessa casa editrice pubblica Storia umana della matematica (2016). Del 2019 Il cuore non si vede (Einaudi), vincitore della 46.ma edizione del Premio Letterario Internazionale Mondello, sezione Opera Italiana e proposto per il Premio Strega 2020 da Jhumpa Lahiri. Del 2020 La matematica è politica, pamphlet sempre edito da Einaudi, così come il suo ultimo romanzo Così per sempre (2022). Ha tradotto Flush di Virginia Woolf (nottetempo 2012) e ha collaborato con Nuovi Argomenti, l’Unità, la Domenica del Sole 24 Ore, Glamour. Da anni cura per Macerata Racconta una sezione di incontri del festival.
Alle 18.30, al Teatro della Filarmonica, introdotto dal vescovo Monsignor Nazzareno Marconi e dal giornalista Alessandro Caporaletti, Andrea Cangini giornalista e senatore, presenterà “Coca web”. Con testi di Manfred Spitzer, Lamberto Maffei, Alessandra Venturelli, Raffaele Mantegazza, Mariangela Treglia, Pier Cesare Rivoltella, Andrea Marino, Angela Biscaldi, Paolo Moderato, Annunziata Ciardi
Per la prima volta nella storia dell’umanità, le nuove generazioni mostrano un quoziente di intelligenza inferiore a quello delle generazioni che le hanno precedute. Calano le facoltà mentali dei più giovani, aumenta il loro disagio psicologico. Ansia, stress, depressione, disturbi alimentari, autolesionismo, aggressività… I dati fanno paura e sono in crescita costante. È l’effetto di una vita trascorsa usando social, video, chat e videogiochi. Un uso che, stimolando il cervello a rilasciare il neurotrasmettitore della sensazione del piacere, non può che degenerare in abuso. Il Web come la cocaina, appunto. Non lo dicono le vecchie zie, lo dicono gli esperti ascoltati dalla commissione Istruzione del Senato nell’ambito di un’indagine conoscitiva sul rapporto tra la tecnologia digitale e gli studenti. Forti dei propri studi e della propria esperienza diretta, psicologi, neurologi, psicoterapeuti, pedagogisti, sociologi, grafologi, linguisti ed esponenti delle forze dell’ordine hanno composto un puzzle allarmante: l’immagine di una generazione perduta. Sta a noi salvarla. Una relazione redatta utilizzando gli atti raccolti in questo volumetto è stata votata all’unanimità dalla VII Commissione del Senato. È un inizio, ma è anche un monito. Che nessuno possa dire, un giorno: «Io non sapevo».
Andrea Cangini, dopo una vita da giornalista culminata nella direzione del “Quotidiano nazionale” e de “il Resto del Carlino”, dalla primavera del 2018 è senatore della Repubblica. In qualità di membro della Commissione Istruzione del Senato, ha promosso l’indagine conoscitiva intitolata “Impatto del digitale sugli studenti, con particolare riferimento ai processi di apprendimento” da cui questo libro trae spunto. Nel 2010 ha pubblicato “Fotti il potere, gli arcana della politica e dell’umana natura”, frutto di un dialogo con il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga; nel 2014 “L’onore e la sconfitta. Politica italiana e guerre perse dal Trattato di pace del ’47 al Fiscal compact” del 2012; nel 2018 il volume collettaneo “La camicia nera di mio padre. Riflessioni sulla morte della Patria”.
Alle 19 agli Antichi forni ci sarà Corrado Dottori con “Netflix party”, una raccolta di dodici racconti di esistenze giunte al limite che rappresentano una sorta di resistenza a un mondo che ci vuole confinati.
In serata alle 21.15 al cinema Italia per le “Sfide scientifiche, ambientali e sociali” sarà la volta di Piergiorgio Odifreddi. Il matematico e celebre divulgatore scientifico, affronterà, da par suo, alcune cruciali sfide scientifiche che hanno cambiato la storia e le sorti dell’umanità.
Infine alle 21.45 alla Galleria degli Antichi forni, a cura del festival “La punta della lingua” “Poetry Slam”, gara valida per il campionato nazionale L.I.P.S. sezione Marche. Special guest Paolo Agrati e maestri di cerimonia Francesca Gironi e Luigi Socci. Si tratta di una sfida poetica tra scritture e performance i cui i 6 poeti in gara competono alternandosi nel declamare i propri testi senza sforare la fatidica soglia dei 3 minuti. Al pubblico spetterà il ruolo di decidere il vincitore della serata.
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