“Due anni fa, 27 marzo, venni qui da solo per presentare la supplica per uscire dalla pandemia. Sono passati due anni con la piazza vuota. La piazza ha sofferto il digiuno e adesso è piena di voi”. Così Papa Francesco ha iniziato il suo messaggio ai circa 80mila giovani arrivati in piazza San Pietro, a Roma, per l’incontro voluto dal Pontefice. Oltre 600 provenienti dalla diocesi di Macerata e più di 2mila dalle Marche. Numeri eccezionali che testimoniano la richiesta dei ragazzi di avere una via da seguire per il futuro, e la chiedono a Papa Francesco che non si tira indietro. “L’Europa, oltre alla pandemia, sta vivendo una guerra tremenda – ha aggiunto il Pontefice – poi violenze in varie parti del mondo. Spesso siete voi giovani a subire di più. La vita a volte ci mette a dura prova, ci fa sentire inermi, soli. Quante volte avete avuto paura? Non bisogna vergognarsi di dire di avere paura del buio, le paure vanno dette a chi ci è intorno, vanno messe alla luce, non scoraggiatevi, il buio ci mette in crisi, le crisi vanno illuminate per vincerle. Cari ragazzi, voi non avete l’esperienza dei grandi, ma avete una cosa che noi abbiamo perduto, il fiuto, voi avete il fiuto delle realtà, questa è una cosa grande, il fiuto di dire questo va bene questo non va bene, il fiuto della verità. Non vergognatevi dei vostri slanci di generosità. Buttatevi nella vita, cercate qualcuno che vi accompagni, ma non abbiate paura della vita, da condividere con gli altri”.
L’intervento di Papa Francesco ha fatto seguito alla testimonianza di quattro ragazzi che hanno raccontato storie di vita difficile da cui però sono riusciti a rialzarsi.
La giornata è stata lunga (partenza alle 5 da Macerata), ma certamente indimenticabile per questi giovani che rappresentano il nostro futuro.