I carabinieri della Stazione di Montegranaro e dei Nuclei Ispettorato del lavoro di Ascoli Piceno e Macerata, hanno deferito 7 cittadini di origine pakistana residenti nelle province di Macerata e Ascoli Piceno per sfruttamento del lavoro, impiego di manodopera clandestina ed altre gravi violazioni penali ed amministrative.
All’inizio dello scorso mese di febbraio, i carabinieri hanno notato uno strano andirivieni di cittadini pakistani prelevati con furgoni da altri connazionali, nelle prime ore del mattino, in vari punti di Montegranaro. A seguito di alcuni servizi di pedinamento, è emerso che al mattino presto alcuni furgoni condotti da pakistani, passavano a Montegranaro e nei paesi vicini e facevano salire a bordo altri connazionali. Questi venivano portati in campi agricoli del fermano e del maceratese, impiegati nella raccolta di verdure e di ortaggi, dalle 8,00 alle 18,30. In un mese, gli investigatori sono riusciti ad identificare sia gli accompagnatori che gli stranieri impiegati nei campi. Gli accompagnatori erano titolari di aziende agricole del maceratese, mentre i lavoratori erano un gruppo di pakistani disoccupati, alcuni clandestini, senza permesso di soggiorno, in stato di bisogno.
La scorsa settimana i militari sono entrati in azione. Di prima mattina hanno atteso l’arrivo dei braccianti nei campi di raccolta dove hanno identificato una quindicina di persone, tutte di origine pakistana, alcuni clandestini.
Bloccati altri sette pakistano che reclutavano la manodopera, tutti residenti nella provincia di Macerata, accusati di intermediazione di manodopera e sfruttamento del lavoro in concorso tra loro e sfruttamento e favoreggiamento della condizione di clandestinità, impiego
di manodopera priva di permesso di soggiorno e violazione della normativa per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
In base alla ricostruzione dei militari, i lavoratori percepivano 5 euro all’ora e, sotto la minaccia di non essere reimpiegati il giorno successivo, dovevano lavorare ininterrottamente fino alle 18,30, a parte una breve pausa per consumare un panino o una pietanza che gli sfruttatori portavano, direttamente sul campo di raccolta.
Sequestrati i veicoli utilizzati per accompagnare i lavoratori, sospese le attività imprenditoriali e comminate ammende per un totale di 71mila euro e sanzioni amministrative per oltre 22mila euro.