Avrebbero intascato parte dell’eredità di una loro cliente per circa 1,5 milioni di euro. Accusati due avvocati di Civitanova Marche, Emanuela Scoppa e Claudio Monterotti, di circonvenzione di incapace e falsificazione di testamento. Per loro sono scattate le misure cautelari di di divieto di avvicinamento con i braccialetti elettronici e di interdizione alla difesa. I due professionisti sostengono però di non aver commesso alcun reato. La notizia ha destato grande clamore. Ieri le perquisizioni nello studio legale di Civitanova dei militari della Guardia di Finanza su delega della procura. In sostanza tutto è partito dalla morte, lo scorso ottobre, di una anziana civitanovese, moglie di un ex militare che aveva fatto fortuna negli Stati Uniti e che tornato a Civitanova aveva acquistato molti immobili. L’eredità, sarebbe dovuta andare all’unico figlio che peraltro aveva molto risentito della morte della mamma. I due avvocati in precedenza avevano assistito l’anziana e all’apertura della successione si è scoperto che metà dei beni, in base ad un testamento olografo, dovevano essere destinati all’avvocatessa. A seguire l’ipotesi di falsificazione del testamento.