UniMc sulle tracce del re dell’Epiro. È in corso la sedicesima campagna di indagini archeologiche che l’Università di Macerata, con la direzione di Roberto Perna, e l’Istituto archeologico di Tirana, con la direzione di Luan Perzhita e Sabina Veseli, stanno conducendo in Albania meridionale, nella valle del Drino insieme a dottorandi, collaboratori e studenti.
Le ricerche sono finanziate dal Programma di ricerche archeologiche del Ministero degli Affari Esteri e godono del supporto organizzativo della Municipalità di Gjirokaster oltre che di quella di Dropull, della Direzione regionale dei monumenti di Gjirokaster, dell’Ambasciata di Tirana e dei Consolati di Valona e Gjirokaster.
Nel corso del 2021 le indagini archeologiche si sono concentrate sulla città ellenistica di Antigonea, imponente centro urbano arroccato e circondato da possenti mura, ancora ben conservate, fondato dal Re Pirro e intitolato alla moglie Antigone, che per circa due secoli ha dominato l’intera valle, e sulla fortezza di Palokaster, fortificazione di età tardoantica all’incrocio strategico di importanti percorsi viari che attraversano la valle, occupata successivamente da un villaggio durante il VI sec. d.C.
Un’équipe dell’Università di Camerino, diretta Antonio Schettino e inserita nella missione, sta conducendo indagini geofisiche ad Hadrianopolis, città romana già indagata da Unimc e dallo Iat a partire dal 2006 che, collocata in pianura, ha sostituìto come centro di riferimento per la valle proprio Antigonea, abbandonata a seguito della conquista romana.
Nel corso dello stesso periodo gli archeologi UniMc, collaborando con le docenti Barbara Fidanza ed Eleonora Cutrini, con gli architetti Corrado Gamberoni e Ilenia Pierantoni e con il restauratore Giuseppe Mantella procederà anche alla elaborazione del “Drafting and implementation Management Plans in the Antigonea archaeological park” progetto in fase di elaborazione per conto della Cooperazione allo sviluppo di Tirana finalizzato all’elaborazione del Piano di gestione del parco archeologico di Antigonea.
Il progetto vuole applicare in Albania l’innovativo modello di gestione già sperimentato nei parchi della Provincia di Macerata, un modello che l’Ateneo maceratese, grazie al progetto Transfer – finanziato nel programma europeo Adrion – sta esportando in tutta l’area adriatica, a partire da sei casi pilota in Grecia, Croazia, Slovenia, Serbia, Italia e Albania.
La ricerca archeologica, condotta sia attraverso gli strumenti offerti dalle tecnologie informatiche – droni per la fotogrammetria e la topografia, laser scanner, ricostruzioni 3d – in particolare per il rilievo, la documentazione e la pubblicazione, sia grazie a un approccio multidisciplinare che comprende indagini archeobotaniche, geofisiche e geoarcheologiche, sono anche alla base del nuovo corso di storia e archeologia per l’innovazione attivato quest’anno dal Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Macerata.