“La pandemia non ci ha fermato”. Può dirlo forte il Consorzio di Bonifica delle Marche che, già impegnato su tanti fronti, ora annuncia anche la ripresa degli interventi di manutenzione sul reticolo idrografico minore e sulle acque demaniali. Dal 1° luglio infatti (al termine del divieto del taglio vegetazionale per esigenze di tutela dell’avifauna) ripartiranno i lavori per un totale di 336 cantieri previsti in tutti e 4 i comprensori della regione.
“I numerosi interventi che saranno in partenza da qui ai prossimi mesi – puntualizza il presidente del Consorzio Claudio Netti, saranno distribuiti, sulla base delle segnalazioni ricevute, sui quattro comprensori del Foglia-Metauro-Cesano, del Misa-Esino, del Musone-Potenza-Chienti e del Tenna-Aso-Tronto. Tra i lavori programmati, che verranno svolti dalle aziende agricole, il 59% coinvolgerà l’ambito costiero, mentre il 41% quello montano. Complessivamente, la manutenzione potrà mettere in sicurezza circa 120 km di sponde nel reticolo idrografico minore della regione”.
Tra i principali interventi, la grande maggioranza prevede di dare una risposta alle segnalazioni che riguardano l’ostruzione della sezione di deflusso dei nostri corsi d’acqua (65,71%), ma ugualmente importanti saranno i lavori per rimuovere le alberature cadute in alveo (13,54%). Il Consorzio provvederà anche alla rimozione dell’eccessiva vegetazione riparia (8,93%), alla rimozione del materiale litoide o limoso presente in alveo (6,92%), alla sistemazione delle divagazioni fluviali (3,46%) ed infine alla sistemazione di ostruzioni di attraversamenti stradali (1,44%).
“Ma il Consorzio è ugualmente impegnato in grandi lavori per l’efficientamento degli impianti di irrigazione collettiva – afferma Michele Maiani, presidente dell’Assemblea del Consorzio – nel pieno rispetto della Transizione ecologica che l’Europa ci chiede. Provvederemo a migliorare e rendere più efficienti gli impianti sul Musone, grazie ad un finanziamento di 20 milioni di euro concesso dal Ministero dell’Agricoltura. E a breve andrà in appalto l’ammodernamento dell’impianto di irrigazione collettiva sul Tronto, grazie a 10 milioni di euro concessi dalla Regione. Tutto ciò avrà importanti ricadute ambientali, come la riduzione dei consumi d’acqua e anche un contenimento dei costi di gestione”.
