Ci sono delle “famiglie che stanno scivolando in una zona grigia” soprattutto quelle del ceto medio, quelle che fino a ieri non avevano problemi e che poi, a causa della pandemia, si sono trovate in difficoltà economica: il progetto #1euroafamiglia, che “nasce dal basso in maniera sussidiaria” si propone di rispondere a queste esigenze. A raccontarlo, durante l’Assemblea annuale del Forum delle Associazioni Familiari delle Marche, che si è tenuta online lo scorso 8 marzo, è stato il dinamico presidente nazionale del Forum, Gigi De Palo, intervenuto per presentare l’iniziativa promossa dalla Fondazione Forum delle Associazioni Familiari, una realtà nata dalla rete del Forum delle Associazioni Familiari.
#1euroafamiglia, che non è un progetto di micro-credito, si presenta piuttosto come una campagna di raccolta di micro-donazioni, a seconda delle disponibilità, per aiutare le famiglie in difficoltà economica temporanea. Attraverso un impegno minimo di 1 euro, si possono aiutare migliaia di persone che in questo periodo stanno avendo problemi a pagare la rata del mutuo o le bollette, e stanno dando fondo ai risparmi accumulati. Il progetto non si ferma all’aiuto economico ma, attraverso una rete di consulenti familiari e associazioni specializzate, offre a chi ne ha bisogno, servizi di supporto per qualsiasi necessità familiare. “Tutto è cominciato – ha ricordato De Palo – da una lettera di un’operatrice sanitaria, la quale, durante il primo lockdown dovuto alla pandemia, si rendeva disponibile a destinare il suo compenso lavorativo extra a famiglie in sofferenza economica. Da quella lettera altre persone si sono unite chiedendo alle associazioni del Forum delle Associazioni Familiari la possibilità di dare il loro contributo. Così è nato il Fondo Famiglie, con l’obiettivo di raccogliere donazioni, ricevere richieste di aiuto e seguire i casi più urgenti”.
Il primo contatto con le famiglie che desiderano avvicinarsi al progetto, o per donare o per chiedere aiuto, avviene attraverso il sito fondofamiglie.org. Per le famiglie interessate a un contributo ci sono poi vari passaggi fino alla stipula di un vero e proprio “patto di comunità” ovvero si propone, senza obblighi, alla famiglia che riceve aiuto di rimettere in circolo, in un secondo tempo, risorse, tempo, possibilità. L’obiettivo finale del progetto, infatti è “creare reti non solo economiche, ma anche di rapporti”, una sorta di “azionariato di famiglie tra famiglie”. Non ci sono condizioni particolari per accedere a questi aiuti, che mirano a risolvere difficoltà temporanee e non croniche, ma ogni progetto viene valutato singolarmente attraverso contatti, colloqui online, e un’eventuale lettera di garanzia per poi arrivare alla valutazione del consiglio di amministrazione del Forum. Don Mario Camborata, responsabile della Pastorale familiare regionale delle Marche, ha evidenziato come questo “vuole essere anche un progetto missionario che coinvolge famiglie per aiutare altre famiglie”. I fondi che entrano attraverso le donazioni sono utilizzati totalmente per aiutare le famiglie, il Forum si fa carico di tutte le spese.
Il presidente De Palo ha concluso il suo intervento invitando le associazioni che operano sul territorio marchigiano, presenti all’assemblea, a “innamorarsi del progetto” e a “pubblicizzarlo attraverso i canali social, soprattutto i gruppi di WhatsApp di vario genere, per arrivare a quelle famiglie che non fanno parte della nostra rete e forse hanno bisogno di un aiuto come questo”, attuando una sorta di “passaparola della carità”. Questo non significa che le associazioni devono abbandonare i loro progetti di sostegno alle famiglie, ma semplicemente devono essere attente e segnalare alle famiglie in difficoltà che esiste anche questo strumento.