E’ probabile sia stata soffocata Rosina Carsetti, la 78enne morta la vigilia di Natale nella sua abitazione in via Pertini a Montecassiano. L’autopsia che si è svolta il giorno seguente conferma questa ipotesi, sicuramente è stata una morte violenta. L’inchiesta va avanti, vengono vagliate diverse strade. I carabinieri stanno ricostruendo quanto accaduto nella sera del 24 dicembre, a cominciare dalla versione fornita dai famigliari che hanno chiamato i soccorsi parlando di una rapina: uno sconosciuto sarebbe entrato in casa, avrebbe legato la figlia della vittima, Arianna Simonetti, rinchiuso il marito di Rosina, Enrico, nel bagno e si sarebbe appropriato di circa mille euro per poi fuggire. Al ritorno in casa, il nipote Enea, avrebbe fatto la scoperta, liberata la madre e il nonno, si sono poi accorti che Rosina era nel piano superiore messo a soqquadro, distesa a terra e senza vita. Dunque una morte conseguente alla rapina? In realtà ci sono diversi tasselli che non quadrano, tant’è che i tre famigliari che vivevano con la donna sono indagati per omicidio, favoreggiamento e simulazione di reato. Ha colpito il fatto che la vittima si fosse rivolta nei giorni scorsi al Centro Antiviolenza di Macerata dove aveva un appuntamento per domani, mentre amiche e vicini riferiscono di una situazione famigliare complicata, in cui la donna era stata relegata a vivere in cucina e in salotto.