Tutto pronto per la serata inaugurale della 56esima edizione del Macerata Opera Festival 2020 #biancocoraggio sabato 18 luglio (ore 21) con Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart diretto da Francesco Lanzillotta sul podio dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana.
Lo spettacolo è firmato dal regista Davide Livermore che, dopo i successi al Teatro alla Scala e sui maggiori palcoscenici internazionali, debutta a Macerata con una coproduzione con il festival francese delle Chorégies d’Orange, dove il capolavoro mozartiano è andato in scena nell’estate del 2019 e che è stato ripensato e riorganizzato per gli spazi dello Sferisterio anche alla luce delle nuove normative di sicurezza.
«Le norme sul distanziamento in palcoscenico? Le rispettiamo senza transigere – spiega il regista Davide Livermore –: due metri se si è senza la mascherina, uno se con la mascherina. Contatti fisici, incontri e scontri pretesi dall’intreccio saranno risolti attraverso la regìa che continua imperterrita e contro ogni impedimento a raccontare una storia. L’opera lirica del resto è un mondo incentrato sulle convenzioni: tutto sta a renderle credibili». Per la prima volta il grande muro che chiude il palcoscenico dello Sferisterio, lungo oltre 100 metri, sarà il maxischermo per le proiezioni che caratterizzano l’allestimento scenico, firmato dallo stesso Livermore con D-Work e il light designer Antonio Castro. «Le proiezioni non sono uno strumento ch’io ami particolarmente in sé e per sé – continua il regista – Qui però, in assenza di una scenografia, il muro, tutto il muro diventa un immenso schermo onirico vòlto ad ambientare e trasfigurare il mito. I video evocano e alludono: quando l’azione s’interrompe e si coagula in un pezzo chiuso, allora le immagini proiettate illustrano pensieri riposti ovvero avvenimenti accaduti prima del racconto in atto oppure fuori scena».
Nel ruolo del protagonista ci sarà Mattia Olivieri, Leporello sarà Tommaso Barea, Donna Anna Karen Gardeazabal, mentre Donna Elvira e Don Ottavio saranno rispettivamente Valentina Mastrangelo e Giovanni Sala. Completano il cast Antonio Di Matteo (Commendatore), Davide Giangregorio (Masetto) e Lavinia Bini (Zerlina). Il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” è diretto da Martino Faggiani, altro maestro del coro Massimo Fiocchi Malaspina; maestro al fortepiano Claudia Foresi. Assistente alla regia Giancarlo Judica Cordiglia e assistente costumista Stéphanie Putegnat.
«Nel teatro di Mozart e Da Ponte – sottolinea il direttore musicale del festival Francesco Lanzillotta – ogni verso è strettamente correlato alla musica, e non mi riferisco solo alle idee melodiche costruite a partire dalle unità ritmiche dei vari metri poetici, ma anche al significato che l’impiego di certe tonalità assume in rapporto ai sentimenti espressi dalle parole, al legame che si istituisce tra poesia musica e stati d’animo. Preparando un’esecuzione all’aperto, occorre sottolineare gli “effetti” e tralasciare le finezze di fraseggio e di dinamica che fatalmente si perderebbero. Anche a prescindere dal fatto che quest’anno, a causa dello spazio che la legge impone di garantire a ciascuno degli strumentisti, potrò contare solo su dieci violini primi invece dei consueti quattordici, quando ci si trasferisce all’esterno tempi e sonorità vanno ripensati. E non è esclusivamente un problema di organico e di disposizione orchestrale; L’opera sarà eseguita nella sua integralità, ivi inclusi i brani aggiunti per la ripresa a Vienna del 1788, sette mesi dopo la prima di Praga».
Questo il calendario di tutte le recite in programma: 18, 24, 26 e 31 luglio, 2 e 8 agosto.
Nel giorno dell’inaugurazione sono in programma inoltre due incontri: alle ore 12, al giardino dell’ex Asilo Ricci, primo appuntamento dei tradizionali “Aperitivi culturali” organizzati da Cinzia Maroni (Associazione Sferisterio Cultura) con il giornalista Enrico Girardi che parlerà di Don Giovanni: un’opera buffa; alle ore 18 invece con il testimonial del festival #biancocoraggio Giancarlo De Cataldo, scrittore e magistrato, che dialogherà con il giornalista Alberto Mattioli, mentre Valerio Calzolaio presenterà l’ultimo libro “Io sono il castigo” (Einaudi) in collaborazione con Macerata Racconta (ore 18, Piazza Vittorio Veneto).