“Non è la prima volta che purtroppo qualche bracconiere volutamente uccida a fucilate un’aquila reale, uno degli animali simbolo delle nostre montagne e importante per la funzionalità degli ecosistemi dell’Appennino”. è il commento di Legambiente sull’uccisione di un’aquila reale nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, esemplare adulto in cui sono stati ritrovati 4 pallini di metallo riconducibili ad una cartuccia da arma da fuoco. “Un delitto – riferisce Legambente –, la cui notizia arriva a ridosso della Giornata mondiale della biodiversità, e che oltre a costituire un reato ai sensi della normativa nazionale e comunitaria, causa un danno inestimabile alla società civile, al patrimonio naturale e alla biodiversità e che vanifica il lavoro di moltissime persone dedicate alla conservazione della specie”.