Ormai circa due settimane fa è arrivata la decisione ufficiale delle Consulte di SuperLega, Seria A2 e Serie A3, che ha sancito la chiusura definitiva della stagione sportiva di pallavolo a causa dell’emergenza Coronavirus. Vista l’impossibilità di organizzare i tradizionali eventi di fine campionato, i ragazzi della Menghi Pallavolo Macerata a partire dal Capitano Natale Monopoli, hanno cominciato a registrare dei video-messaggi. In questi giorni scorreranno sugli account social ufficiali della squadra i saluti dei giocatori biancorossi, diversi dei quali stanno affrontando la quarantena qui nelle Marche, a Macerata, che è ormai diventata la loro seconda casa. Un piccolo gesto da parte degli atleti per chi li ha sostenuti nell’arco della stagione, anche nelle trasferte più lunghe e nei momenti più difficili. Una stagione che ha visto la Menghi Pallavolo Macerata piazzarsi nei primi posti della classifica, pronta a giocarsi la promozione durante i Play-Off.
Coach Adriano Di Pinto commenta la stagione interrotta: “Ci sono diversi elementi positivi da salvare e dai quali ripartire. È stato un campionato molto utile, che ci ha permesso di crescere: siamo partiti soffrendo un po’ la pressione, con una squadra tanto rinnovata e quando abbiamo trovato la quadratura, è arrivato l’infortunio di Pasquale Gabriele. Siamo dovuti quindi ripartire ma i ragazzi sono stati bravissimi, a partire da Manuel Bruno, a ritrovarsi. Merito del roster costruito in estate, dove eravamo stati attenti a garantirci alternative all’altezza. Eravamo pronti a giocarcela fino alla fine, a livello professionale abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Possiamo essere solo che soddisfatti del lavoro svolto nel corso della stagione, durante la quale abbiamo potuto studiare nuove soluzioni dalle quali ripartire in futuro”.
A proposito della ripartenza, cosa pensi a riguardo? “So che la società crede quanto me nel lavoro fatto e condivido la voglia di andare avanti insieme, espressa dal Vice-Presidente Tittarelli. Dovremo ovviamente confrontarci con un contesto particolare, trovare il modo giusto per ripartire. Di buono c’è che la nostra è una società solida, a partire dal settore giovanile fino alla squadra di Serie A, ulteriore conferma del buon lavoro fatto quest’anno. E proprio l’aver vissuto insieme questa stagione ci permetterà di affrontare meglio i tempi diversi, probabilmente più veloci, che ci verranno chiesti per preparare il prossimo campionato. Al momento però dobbiamo dare tempo alla società, è ancora presto per fare programmi”.
Tornando invece al campo e alle emozioni della stagione conclusa, quali partite che ricordi in modo particolare? Quali hanno segnato una svolta? “Ci sono stati tanti momenti belli e da allenatore posso dire di aver imparato tanto. Noi tecnici ci facciamo i nostri piani ma è sempre il campo l’unica prova che conta. Sicuramente le gare di Roma e quella in casa contro Corigliano, hanno rappresentato la svolta ad inizio stagione, quando la squadra si è finalmente trovata e abbiamo cominciato un periodo di continuità. Poi la vittoria in trasferta a Tuscania, dove abbiamo giocato una partita perfetta, e quella di Palmi: siamo andati in Calabria con i numeri contati, ci siamo trovati sotto 2 a 0, poi la squadra ha reagito ribaltando il risultato. È stata una grande prova di maturità, una presa di responsabilità che ha ridato convinzione della propria forza ai ragazzi. Speriamo di tornare presto a vivere altre emozioni come queste, ma dobbiamo avere pazienza”.