Il livello del lago di Pilato è basso ma non preoccupa la sopravvivenza del Chirocefalo del Marchesoni, il piccolo crostaceo unico al mondo. Sono le prime conclusioni delle attività di monitoraggio sul piccolo specchio d’acqua, unico lago naturale delle Marche, condotte dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini tramite l’Università degli Studi di Perugia e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Le ricerche, avviate lo scorso anno, sono state finanziate dal Ministero dell’Ambiente e delle Tutela del Territorio e del Mare con lo scopo di valutare gli effetti sugli habitat prodotti dagli eventi sismici del 2016 e manifestati da frane e crolli, talvolta imponenti, e da modificazioni nella circolazione idrica sotterranea. Il campionamento biologico mediante retino da plancton ha evidenziato una popolazione di chirocefalo particolarmente abbondante e formata soprattutto da giovani. Il futuro del lago di Pilato è invece legato soprattutto ai cambiamenti climatici, e la principale minaccia per la sopravvivenza del Chirocefalo del Marchesoni è il riscaldamento globale; i dati degli ultimi 60 anni infatti mostrano, anche per l’area dei Sibillini, una riduzione delle precipitazioni medie, sia in termini di pioggia che di neve, e un aumento delle temperature, con una tendenza che quindi può tradursi in più frequenti episodi di prosciugamento del lago.