L’opening, la mostra e il concerto dedicato alla città: è finalmente Rossini Day. C’è ancora davvero poco da attendere per la gran data di domani, martedì 11 giugno, quando, alle 17.30, sarà tagliato il nastro del Museo Nazionale Rossini al piano nobile di Palazzo Montani Antaldi. Una struttura destinata a diventare la principale tappa rossiniana nel tour di Pesaro, città del Rossini Opera Festival e Città della Musica. E proprio le Città Creative della Musica Unesco, attraverso i loro rappresentanti, saranno in visita domani pronti, alle 17.30, per assistere alla cerimonia di inaugurazione del Museo. Prima, in mattinata, per i delegati dei 23 Paesi sono previsti incontri con gli omologhi pesaresi per discutere sul futuro e sulle possibili azioni comuni delle Città Creative Unesco della Musica. Per tutta la cittadinanza sarà l’occasione per poter ammirare le 10 sale che tra reperti, documenti, manifesti e angoli multimediali, accompagneranno alla scoperta del Rossini artista a 360 gradi, del Rossini uomo e del contesto storico nel quale è vissuto. Un altro luogo della cultura, il principale dove poter respirare l’aria rossiniana che già avvolge il Teatro, i Musei Civici di Palazzo Mosca, il Tempietto Rossiniano di Palazzo Olivieri e la Biblioteca della Fondazione Rossini, situata proprio al piano terra di Palazzo Montani Antaldi. Alla cerimonia prenderanno parte il sindaco Matteo Ricci, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, Marco Cangiotti, il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, Daniele Vimini, Assessore alla Bellezza di Pesaro, Ilaria Narici, Direttore scientifico Fondazione G. Rossini, Silvano Straccini, direttore di Sistema Museo. Prenderà parola anche Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria e curatore della mostra Wall of Sound, che si aprirà proprio con l’inaugurazione del Museo Nazionale Rossini. Si tratta della prima temporanea ospitata dalla nuova struttura nell’ottica di affiancare iniziative culturali all’esposizione permanente. Guido Harari, famoso fotografo delle rockstar di tutto il mondo, espone 53 scatti di grandi della musica in un contrasto tra antico e moderno che viene attenuato dal genio: quello di Rossini, artista acclamato a livello internazionale dai suo contemporanei, e i miti dei nostri tempi. Una festa per tutta al cittadinanza che culminerà in piazza del Popolo alle 20.15 quando risuoneranno le note del Barbiere di Siviglia, versione “smart”, dei solisti dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini con i solisti dell’Accademia Rossiniana Alberto Zedda e Noris Borgogelli, arrangiatore e narratore. Un ampio estratto della famosa opera di Rossini per strumentisti e cantanti.