L’Amministrazione di Macerata forte dell’esperienza e delle competenze acquisite con l’implementazione del nuovo sistema di videosorveglianza comprensivo del collegamento, attraverso la Questura di Macerata, con il Sistema Nazionale Targhe e Transiti del Ministero del Ministero dell’Interno, si è assunta l’impegno di coordinare il percorso di approfondimento che potrà sfociare nell’integrazione territoriale dei sistemi di videosorveglianza di altre città marchigiane. Il primo appuntamento di questo processo è stato fissato per il prossimo 4 giugno con un incontro che si terrà nella sede comunale di Palazzo Conventati a cui sono stati invitati gli assessori alla Sicurezza dei Comuni di Ancona, Castelfidardo, Civitanova Marche, Fermo, Loreto, Osimo, San Severino Marche, Tolentino e Treia, affiancati dai responsabili del sistema informatico, delle Polizie locali e i DPO (Data Protection Officer) per le tematiche relative alla privacy. All’incontro sono stati inoltre invitati anche l’assessore alla Sicurezza della Regione Marche Cesetti e la Prefettura di Macerata.
Al centro del convegno la verifica della fattibilità tecnica e normativa dell’integrazione dei flussi informativi prodotti dai sistemi di video sorveglianza esistenti nei Comuni coinvolti o prossimi da realizzare. L’integrazione riguarda in modo particolare il flusso di dati raccolti dalle telecamere Ocr in grado di trasformare l’immagine della targa in file digitale. File che può essere confrontato in tempo reale con altre banche dati generando informazioni preziose per le attività delle forze dell’ordine. L’integrazione su ampia scala territoriale di questo flusso di dati renderebbe il sistema ancora più efficiente con costi estremamente ridotti.
Attualmente a Macerata sono 34 le telecamere a lettura targhe installate su tutti i principali assi viari d’entrata alla città e alle frazioni, 16 quelle di contesto posizionate in diversi punti del centro urbano della città. A queste se ne aggiungeranno altre 20, 11 delle quali a lettura delle targhe (OCR) grazie a un finanziamento del Ministero dell’Interno a cui il Comune di Macerata è stato ammesso.