L’evacuazione di “una parte significativa della città di Ancona” per il disinnesco di una bomba della Seconda Guerra mondiale è “obbligatoria, non è stata una scelta del Comune o delle altre istituzioni, ma è una misura di tutela data dagli artificieri, dall’esercito, da chi fa queste cose per mestiere”. E’ l’appello lanciato sui social dalla sindaca di Ancona Valeria Mancinelli, in vista di domani, giorno in cui saranno evacuate circa 12 mila persone nel raggio di 800 metri dal sito, in quattro quartieri, dalle 8 alle 19. Scatterà alle ore 12 di domenica il piano di sicurezza messo in atto dalla Prefettura anche nella parte del territorio comunale di Jesi dove gli artificieri faranno brillare l’ordigno. L’operazione sarà effettuata nella cava di Via della Barchetta. Per un raggio di 400 metri la zona dovrà essere evacuata e sarà fatto divieto a chiunque di entrarvi. Il divieto resta prudenzialmente fissato fino alle ore 20 di domenica sera, ma di fatto terminerà una volta che la bomba sarà fatta brillare, verosimilmente nelle prime ore del pomeriggio. Al riguardo sarà interdetta al traffico una sola strada, quella provinciale, che dal passo di Monsano arriva alla Chiusa.