È stata riaperta ieri la chiesa di Sant’Egidio, dell’omonima frazione di Montecasiano. Dopo una spesa di oltre 110 mila euro a carico del comune, l’edificio, originariamente danneggiato dal sisma, riapre i battenti diventando il simbolo della rinascita di un territorio. «Questa – ha spiegato il sindaco Leonardo Catena prima del taglio del nastro – è la prima chiesa riaperta dopo il terremoto in tutta la diocesi di Macerata ed ha non solo un valore funzionale alla comunità locale, ma anche simbolico. Il simbolo della rinascita di un territorio. Non vorremmo aspettare 20-30 anni per poter avere nuovamente fruibili le chiese di Vissani, Santa Croce, San Giacomo, San Nicolò e di poter avere di nuovo pienamente fruibile la Collegiata. Lo Stato deve assumersi impegni chiari perché non si governa con la propaganda ma con la serietà e i fatti. Noi questo ci aspettiamo».  L’inaugurazione è solo il primo di una serie di progetti importanti che l’amministrazione intende realizzare: il campetto dietro la chiesa, il rilancio e la riqualificazione delle attività in sinergia con il circolo Acli, una strada di collegamento tra via Marchetti e le fontanelle, il passaggio di una pista ciclabile dal capoluogo a valle. «Abbiamo sollecitato l’Anas – ha anticipato il primo cittadino – per la realizzazione di rotatorie tra Villa Mattei e questo incrocio per affrontare al meglio il problema della sicurezza viaria di pedoni e auto, visto il diniego della polizia stradale e del prefetto alla postazione fissa del controllo della velocità». Tra i progetti c’è anche il recupero dell’ex Mulino Serpilli, di cui già c’è un progetto definitivo per il quale il Comune sta aspettando, insieme all’impresa che si è aggiudicata il bando, il rifinanziamento del governo del decreto sulle energie rinnovabili. E ancora, le manutenzioni di strade e marciapiedi da fare nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Il sindaco Catena ha invece espresso il proprio rammarico per il voto contrario dei consiglieri di opposizione Capparucci, Farina e Palmieri alla delibera di consiglio approvato come maggioranza per finanziare il completamento dei lavori alla chiesa di Sant’Egidio (il secondo stralcio). «Un’opposizione – ha puntualizzato il primo cittadino – che pur di dare contro vota contro gli interessi del proprio comune non è una buona opposizione. L’avversario politico non è e non deve essere il nemico da abbattere con ogni strumento. Spero ci sia un ravvedimento e un cambio di atteggiamento per una maggiore responsabilità e senso delle istituzioni democratiche. Ne ha bisogno il Paese, ne abbiamo bisogno tutti come cittadini».

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