È più che positivo il risultato economico patrimoniale al 1° semestre 2018 della Banca di Credito Cooperativo di Civitanova e Montecosaro. “Sottolineo con soddisfazione i risultati ottenuti dalla nostra Banca e dal nostro nuovo Direttore Generale, Marco Moreschi – evidenzia il Presidente Sandro Palombini – inseriti in un quadro di deciso sviluppo della Banca dopo le recentissime aperture delle tre nuove ed il deposito in Banca d’Italia del progetto industriale di fusione con la BCC di Suasa che proietta ora concretamente la Bcc di Civitanova verso la costruzione di una realtà regionale”.

I risultati patrimoniali al 30/06/2018

“Al 30 giugno – illustra i dati il DG Marco Moreschi, al vertice della Bcc di Civitanova dal luglio dello scorso anno – il totale dei mezzi amministrati ammonta a 654 milioni di euro in crescita del 2,4% caratterizzati da una raccolta diretta stabile e una indiretta in crescita dell’8,5%; forte la crescita della voce risparmio gestito per un +20%. Gli impieghi, pari a 297 milioni di euro, crescono del 4,1% con la parte a breve che si caratterizza per la prima volta per una crescita del 13,3%. I numeri segnano pertanto una crescita armonica di tutte le componenti legate all’attività caratteristica. Si richiama come l’elevata incertezza sulle prospettive di ripresa hanno indotto la Banca ad adottare una politica estremamente rigorosa nella valutazione dei crediti deteriorati. Al 30 giugno 2018 la percentuale di copertura di tutto il credito deteriorato è del 65%; a tal proposito si evidenzia come dopo il perfezionamento della cessione di un importante stock di sofferenze nello scorso mese di luglio la Banca abbia raggiunto una percentuale di credito deteriorato sul totale degli impieghi vicino al 10%, in linea con i migliori standard di riferimento del sistema bancario nazionale. Il rapporto tra impieghi e raccolta è pari al 70%.

I risultati economici al 30/06/2018

Il margine d’interesse da attività caratteristica segna un andamento in crescita dell’11% ed, unitamente ad una crescita del 5% dei ricavi da servizi, oltre a confermare un quadro di assoluta positività evidenzia la volontà della banca di porsi come interlocutore di riferimento dei propri territori. Il margine d’intermediazione pari 10,8 mln è in crescita del 14% così come il risultato netto della gestione finanziaria è in crescita dell’11%. In flessione le spese amministrative grazie all’importante lavoro di revisione di tutti i centri di costo che porta ad una contrazione delle spese ordinarie del 3,3%; in flessione anche le spese per il personale del 7% quale risultato del recente efficientamento della struttura organizzativa e del nuovo modello distributivo. L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a 3,4 milioni di euro. L’utile netto si attesta a 2,8 milioni di euro.