“Ho sezionato il cadavere ma non l’ho uccisa”. E’ l’ultima versione di Innocent Oseghale sulla morte di Pamela Mastropietro, avvenuta lo scorso 30 gennaio a Macerata. Nell’interrogatorio di Ieri, il 29enne nigeriano ha ricostruito le fasi di quella tragica giornata. Ha affermato di non aver violentato la giovane, ma di avere avuto un rapporto consenziente e di averle procurato l’eroina grazie al suo amico Lucky Desmond. Secondo Oseghale, Pamela si sarebbe iniettata la droga e poi si sarebbe sentita male. Costatato che la giovane era morta, il nigeriano ha deciso di disfarsi del corpo sezionandolo e mettendolo poi nei due trolley. Oseghale ha anche detto di essere dispiaciuto di quanto accaduto. In realtà però, dall’autopsia risulta che le due coltellate al fegato e un acolpo alla testa siano stati inferti alla giovane ancora viva. Su queste nuova versione, lo zio di Pamela Mastropietro è molto critico sostenendo che Oseghale continua a prendere in giro l’intelligenza di tutti e ad offendere una ragazzina che purtroppo non può difendersi.