Dopo tre ore di attività incessante, i vigili del fuoco, giunti da tutta la Regione, intorno alle 19,50, sono riusciti a domare le fiamme che hanno distrutto gran parte della Orim a Piediripa di Macerata. L’azienda si occupa di smaltimento di rifiuti industriali e già in passato aveva subito un incendio. Stavolta però, le dimensioni sono molto più grandi: due i capannoni distrutti e soprattutto tanta paura diffusa nel territorio per le possibili conseguenze della nube nera che si è alzata e riversata sulla frazione e non solo. Alfredo Mancini, presidente della Orim, sostiene che non c’è rischio di diossina in quanto nei capannoni non vi sono materiali clorurati, ma saranno le indagini dell’Arpam a stabilire esattamente se vi saranno effetti sul territorio. Il sindaco di Macerata, Romano Carancini, ha anche fatto rientrare in serata l’allarme, invitando i cittadini a riaprire le finestre, ma comunque a non consumare frutta e verdura cruda. Di seguito le parole di Carancini:

Ed è grazie all’intervento dei vigili del fuoco e a quello dei militari che si è riusciti a spegnere le fiamme altissime divampate ieri alla Orim e a tenere il più possibile sotto controllo tutta l’area. Il centro commerciale Valdichienti è stato chiuso, molti residenti e lavoratori di Piediripa se ne sono andati per poi tornare in serata. Sulle conseguenze di questo rogo sono arrivate subito critiche e inviti a fare chiarezza per salvaguardare la salute delle persone. A cominciare da Deborah Pantana, consigliere comunale di Forza Italia che rivendica di aver chiesto più volte un piano di monitoraggio della Orim oltre ad un piano di evacuazione e alla dislocazione dell’azienda in un altro sito. E ha annunciato la presentazione di un esposto, per la seconda volta, in Procura. Anche Legambiente interviene con una nota  annunciando un monitoraggio costante sugli sviluppi dei controlli in atto per capire cosa si è sprigionato dal’incendio e per informare correttamente i cittadini sui loro effettivi rischi per la salute.