Il direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, ha diramato una nota con cui racconta un atto di grande solidarietà: “Storia di amore e generosità a Macerata dove la famiglia di W.A.A., un uomo di 51 anni deceduto per emorragia cerebrale, ha deciso di donare gli organi rendendo possibile la cura di cinque pazienti in lista di attesa grazie al trapianto di fegato, reni e cornee.  Il prelievo multiorgano, eseguito nel nostro nosocomio, è iniziato alle 23.00 con l’arrivo delle équipe chirurgiche dell’ospedale S. Orsola di Bologna e dell’ospedale Torrette di Ancona che, assieme all’équipe oculistica e al personale del blocco operatorio di Macerata, hanno eseguito il complesso intervento che si è concluso alle ore 04.00. Il giovane uomo era stato ricoverato nel pomeriggio del 23 giugno nella Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione per una grave emorragia cerebrale. Le sue condizioni erano apparse subito molto gravi e, nonostante tutti gli sforzi del personale sanitario, nella mattinata del 29 giugno si evidenziavano i segni della “morte cerebrale” poi accertata dal collegio medico. Molte decine i professionisti impegnati nell’operazione – tra chirurghi, medici, biologi, tecnici neurologi, infermieri, inservienti e autisti – che ha visto coinvolto il laboratorio Analisi e Trasfusionale, il servizio di Anatomia patologica, i reparti di Anestesia e Rianimazione, Cardiologia, Chirurgia, Dermatologia, Nefrologia, Neurologia, Pneumologia, Radiologia, Urologia, la Direzione Medica Ospedaliera, il 118 e il personale del blocco operatorio. “Siamo rimasti molto colpiti e commossi  dalla sensibilità mostrata dalla famiglia – spiega il Coordinatore Locale Trapianti dott. Gianrenato Riccioni – che con questo  prezioso gesto d’amore ha restituito a molti pazienti una speranza di vita. Senza il loro gesto, nulla sarebbe stato possibile. Ringrazio  in particolar modo la moglie che, in un momento di così profondo dolore, è riuscita a trovare la forza di  pensare agli altri malati.
Il Direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, ringrazia sia la famiglia che tutti gli operatori dell’Ospedale di Macerata pe la disponibilità e sensibilità dimostrate”.