Don Andrea Leonesi è il nuovo Vicario Generale della diocesi di Macerata. Stamane l’annuncio, al termine della Messa del Crisma, con i parroci della diocesi, all’Abbadia di Fiastra. Il vescovo, Mons. Nazzareno Marconi, lo ha nominato Vicario Generale in sostituzione di don Pietro Spernanzoni che per ben 14 anni ha ricoperto tale incarico. Don Andrea Leonesi, maceratese classe 1968, è parroco del Santissimo Crocifisso di Tolentino ed era già pro vicario con un incarico speciale al terremoto. Don Andrea, molto conosciuto per l’attenzione anche verso il rito latino della messa, ha accolto con grande umiltà e trepidazione questo nuovo incarico.
Di seguito le parole di Mons. Nazzareno Marconi:
“In questa mia quarta Settimana Santa con voi, credo sia giunto il momento di segnare un’altra tappa nel nostro camminare insieme come presbiterio diocesano. Fin dal mio arrivo ho cercato di rafforzare l’idea che una Diocesi cammina soprattutto a partire dall’unità del presbiterio. Siamo diversi per età, provenienze e sensibilità spirituali e pastorali, ma Papa Francesco ci ha invitato ad una conversione pastorale di cui un punto fermo è che: «l’unità deve prevalere sul conflitto» (EG 226-230).
Per questo come segno di una più chiara unità del presbiterio, dovendo ormai scegliere un successore per il servizio di Vicario Generale che Mons. Pietro ha svolto egregiamente fino ai suoi 75 anni e che ho prorogato, abusando un poco della sua disponibilità, per altri 2 anni e mezzo, vi comunico la nomina del nuovo Vicario Generale nella persona di don Andrea Leonesi, attuale pro-vicario. Spero che Mons. Pietro Spernanzoni, come Vicario Emerito, possa aiutarmi ancora per tanti anni con il suo consiglio, soprattutto per valutare con delicatezza ed attenzione le situazioni personali. Ringrazio Mons. Pietro del suo generoso lavoro e della sua disponibilità, è stato Vicario di tre vescovi ed anche Amministratore diocesano, servizi svolti complessivamente per ben 14 anni. Vi invito di cuore a collaborare con don Andrea, che ha accolto questa nomina con un po’ di timore, ma con un bello spirito di obbedienza e di fede. La sua esperienza nell’accogliere sensibilità spirituali diverse: dal Cammino, al Rinnovamento, ai Cultori della tradizione liturgica latina, alle varie parrocchie in cui ha operato, ci aiuterà nel lavoro di tenere uniti tutti senza mortificare nessuno”.