I Finanzieri di Ancona e di Macerata hanno smantellato un’organizzazione criminale specializzata nelle frodi nel settore dei carburanti. Scoperta una frode fiscale colossale di 120 milioni di euro. Sei le ordinanze di custodia cautelare eseguite a carico dei responsabili, sequestrati beni per quasi 22 milioni di euro. Oltre 133 milioni di carburante commercializzato illegalmente. Così si è conclusa l’operazione “DRAGO NERO”, a contrasto delle frodi sui carburanti. Sono 25 le persone complessivamente finite nel Registro degli indagati. L’inchiesta, partita nell’estate del 2015, ha portato all’esecuzione di decine di perquisizioni e sequestri documentali nelle sedi societarie e nelle abitazioni delle persone a vario titolo coinvolte, sparse nelle regioni Marche, Lazio, Abruzzo, Campania Puglia e Lombardia. La complessa ramificazione societaria, costituita ad hoc per ostacolare l’accertamento della frode, aveva base decisionale a San Severino. A capo dell’associazione un settempedano, di anni 50, risultato il dominus assoluto, cioè colui che ha promosso e coordinato il sodalizio criminoso.
L’imponente frode fiscale ha interessato oltre 133 milioni di litri di carburante, proveniente essenzialmente dalla Slovenia. Il fine perseguito era quello di abbassare artificiosamente il prezzo finale del prodotto “alla pompa”, attraverso la creazione di società “irregolari” che sistematicamente omettevano gli obblighi dichiarativi e il versamento delle imposte all’Erario.