Nella corsa al titolo di Capitale della Cultura 2020, Macerata ha affrontato ieri, a Roma la prova decisiva. Alle 14.15 era fissata al ministero per i Beni e le attività culturali l’audizione davanti alla commissione presieduta da Stefano Baia Curioni. Fino alle 15.30 Macerata ha esposto le ragioni della sua candidatura e risposto alle domande della commissione, già illustrate nel dossier, giudicato da alcuni commissari interessante, che le ha permesso di entrare nella short list delle finaliste insieme ad Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso. L’iniziativa è volta a sostenere e incoraggiare cartelloni di eventi e attività capaci di far recepire in modo sempre più diffuso il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione, la creatività, l’innovazione, lo sviluppo economico e il benessere. La città vincitrice potrà rappresentare per un anno la nuova offerta culturale e turistica nazionale, attuando il proprio progetto grazie al contributo statale di 1 milione di euro.