Ultima recita della Madama Butterfly cinematografica del dopoguerra di Nicola Berloffa, stasera allo Sferisterio di Macerata. Dopo la commovente interpretazione di Un bel dì vedremo della scorsa replica, che si è meritata 4 minuti di applausi interrompendo lo spettacolo, la voce di Maria José Siri torna ad incantare il pubblico dello Sferisterio, nel ruolo della geisha Cio-Cio-San. In scena con il soprano uruguagio, Antonello Palombi (F.B. Pinkerton), Manuela Custer (Suzuki), Samantha Sapienza (Kate Pinkerton), Alberto Mastromarino (Sharpless), Nicola Pamio (Goro), Andrea Porta (il Principe Yamadori), Cristian Saitta (lo zio bonzo) e Giacomo Medici (Il commissario imperiale). Le scene sono curate da Fabio Cherstich, i costumi da Valeria Donata Bettella e le luci da Marco Giusti. A dirigere l’Orchestra Filarmonica Marchigiana e il Coro Lirico Bellini, Massimo Zanetti.
Anche oggi sono previsti tanti
appuntamenti, partendo dall’incontro degli Aperitivi Culturali, alle 12, a cura di Sferisterio Cultura. Pierfrancesco Giannangeli analizza l’opera di Puccini con una lente originale in Pirandellianamente Butterfly. Il critico teatrale fa  un parallelo tra l’umorismo di Luigi Pirandello (di cui ricorre il 150° anniversario della nascita) e la musica di Puccini, a partire da una pièce teatrale che racconta una storia simile a quella di Madama Butterfly. Si continua nel Parco di Villa Cozza, alle 17, con i Fiori musicali, il ciclo di concerti curati da Cesarina Compagnoni, che vede la partecipazione degli studenti del Conservatorio G.B. Pergolesi di Fermo. Alle 17.30, l’appuntamento di Concerti in cantina è ad Urbisaglia, presso le Cantine La Muròla. L’evento è organizzato in collaborazione IMT in occasione dei 50 anni delle doc marchigiane Verdicchio di Matelica e Rosso Conero.
Prima dello spettacolo di Madama Butterfly, due iniziative in Arena: alle 18, il tour guidato in compagnia dell’Associazione Amici dello Sferisterio nel backstage dello Sferisterio per scoprire le zone off limits del Teatro; mentre alle 19, aperitivo sul loggione organizzato dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini per festeggiare i 50 anni delle prime due DOC della regione: il Verdicchio di Matelica e il Rosso Conero.